Camilla Marianera, messaggi criptati e segnali in codice: così l'avvocata comunicava con la talpa in Procura

L'inchiesta rivela il metodo con cui l'avvocata praticanete parlava con il funzionario 'Roberto'. Ma per i pm non c'era solo lui

Camilla Marianera, messaggi criptati e segnali in codice: così l'avvocata comunicava con la talpa in Procura
Informazioni segrete rivelate sottobanco, escamotage per sviare i controlli, comunicazioni criptate, segnali in codice: dall'inchiesta che ha visto coinvolta l'avvocata...

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Informazioni segrete rivelate sottobanco, escamotage per sviare i controlli, comunicazioni criptate, segnali in codice: dall'inchiesta che ha visto coinvolta l'avvocata praticante Camilla Marianera (e il fidanzato Jacopo De Vivo) emergono i trucchi che utilizzava per depistare gli accertamenti. Una vicenda che a Roma andava avanti da almeno due anni, come scrive oggi Michela Allegri sul quotidiano Il Messaggero. 

Nel mirino dei carabinieri, coordinati dai pm Giulia Guccione e Francesco Cascini, ci sarebbe un funzionario dell'ufficio intercettazioni che in cambio di 200 euro a pratica rivelava alla donna dati sensibili sulle indagini: lei li riferiva poi ai suoi clienti. Questi ultimi sarebbero almeno 10, e gli inquirenti stanno cercando di identificarli: ancora senza nome però la talpa in Procura. I due fidanzati nelle intercettazioni parlavano di un certo Roberto, forse un nome in codice. «È un soggetto capace di comprendere come "vendere" le informazioni segrete - annota il gip Gaspare Sturzo nell'ordinanza - senza farsi tracciare».

Il metodo era rigoroso: la Marianera non chiamava spesso la fonte, ma raccoglieva le richieste dei suoi clienti e le presentava tutte insieme, ogni tre mesi, per poi attendere istruzioni. C'era un codice per sapere quando incontrarsi: tre telefonate anonime sul suo telefono, e nessuna conversazione diretta. Poi i pagamenti, solo in contanti per non attirare sospetti. Nell'ordinanza si legge che il funzionario avrebbe fatto un check «almeno su 10 nomi, di cui due sarebbero risultati sotto intercettazione». Ma c'è di più: secondo i pm, non ci sarebbe una sola talpa, ma più di una. Una vicenda che ha dell'inquietante.

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Il Mattino