ROMA - «La carenza di targhe per i nuovi veicoli sta rallentando le immatricolazioni del mercato dell'auto causando ritardi, ulteriori appesantimenti burocratici e maggiori...
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Senza una rapida e definitiva soluzione al problema sono a rischio 60mila immatricolazioni di nuovi veicoli a noleggio previste per il primo trimestre 2015». Questo l'allarme lanciato da Aniasa, l'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, in una nota indirizzata all'Istituto Poligrafico della Zecca in cui l'Associazione auspica «una ripresa rapida e completa della produzione e distribuzione di targhe presso i competenti Uffici del Ministero dei Trasporti».
Il problema era già accaduto nell'aprile 2014 e si è riproposto nell'ultimo trimestre dell'anno scorso per esplodere in queste prime settimane di inizio anno, causando forti ritardi e difficoltà nelle procedure di immatricolazione di nuovi veicoli a causa della totale carenza di distribuzione delle targhe automobilistiche presso gli uffici della Motorizzazione Civile. Il noleggio ha coperto il 20% del mercato nazionale con 265.000 immatricolazioni nel 2014.
«Siamo arrivati a fine mese e diverse realtà provinciali corrono il pericolo di vedere slittare le immatricolazioni al mese prossimo. Purtroppo lo avevamo temuto e previsto e da anni puntiamo il faro sul problema, ma ancora nulla è stato fatto per cambiare lo stato delle cose». È il commento del segretario nazionale dell' Unasca (l'associazione di rappresentanza degli studi di consulenza automobilistica e delle autoscuole), Ottorino Pignoloni, a seguito dell'ancora perdurante problema della carenza di targhe auto che, secondo l'allarme lanciato dall'Aniasa, potrebbe mettere a rischio 60 mila nuove immatricolazioni.
L'Unasca, che già nei giorni scorsi aveva richiamato l'attenzione sul problema, precisa che continuerà «a tenere alta l'attenzione». «Anche se dopo i ripetuti allarmi delle scorse settimane la produzione sembra essere ripartita, - sottolinea - si stanno accumulando notevoli ritardi nelle consegne. Ecco quindi che nelle province di Milano, Torino, Bologna, Lucca e Viterbo domani il rischio di non avere le targhe è elevato».
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Il Mattino