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Il tragico incidente di giovedì 22 luglio, che ha visto precipitare un minibus di linea causando una vittima e 23 feriti non sembra aver frenato la volontà dei turisti di visitare la bella isola mediterranea. Dati della Capitaneria di Porto, sono 8400 i nuovi arrivi registrati nella giornata di venerdì a Capri, a fronte di 6700 partenze. Numeri ancora più solidi quelli di oggi: alle ore 15 si registrano 6000 sbarchi a fronte di 1500 partenze. Segnali incoraggianti, anche nell'ottica di un turismo mordi e fuggi che mancava da un pò sull'isola, e che fanno ritenere che le conseguenze emotive legate all'incidente non abbiano inciso più di tanto sul fascino esercitato dall'isola del Golfo di Napoli. Tuttavia la chiusura della strada da cui è precipitato il bus con a bordo 24 persone, uno snodo cruciale di collegamento tra il porto e la piazzetta, desta qualche preoccupazione tra gli operatori turistici. Così come la mancata rimozione del minibus in cui ha perso la vita l'autista Emanuele Melillo, che è ancora lì, coperto da un telone, incastonato nella scarpata in cui è precipitato, alle spalle dello stabilimento balneare.
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A pochi metri il mare, oggi affollato di bagnanti. «Mi auguro venga rimosso presto, speriamo già lunedì», auspica Leonardo Rusciano, concessionario della porzione di spiaggia pubblica che confina con il lido «Le Ondine», oggi chiuso dopo essere stato messo parzialmente sotto sequestro dai magistrati. «Nessuno sa quando verrà rimosso - spiega - ma l'esperienza dice che quando si fa ricorso al telo i tempi sono lunghi.
Il Mattino