Era stato condannato all'ergastolo nonostante fosse innocente e, dopo 39 anni passati in carcere, ora potrebbe ricevere un maxi risarcimento milionario. È un caso...
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L'uomo, californiano, era stato accusato di aver ucciso la moglie e il figlio di quattro anni nel 1978, si era sempre detto innocente. Anche dopo la sua condanna all'ergastolo, Craig aveva urlato disperato: «State sbagliando tutto, non solo state condannando un innocente, ma non assicurerete alla giustizia il vero responsabile». La sua vicenda, però, come vi aveva già raccontato Leggo, aveva però richiamato l'attenzione di Mike Bender, detective della polizia di Simi Valley.
L'investigatore, tornando ad occuparsi del caso, aveva scoperto che in quella che in sede di processo era stata considerata la 'prova regina' delle accuse a carico di Craig Cooley, non c'era alcuna traccia del dna dell'uomo. Le indagini del detective, alla fine, avevano portato alla riapertura del caso e alla scarcerazione di Craig. Il 71enne, come riporta anche la CNN, potrebbe ora ottenere dagli Stati Uniti un risarcimento pari a 21 milioni di dollari (circa 18,5 milioni di dollari). Una cifra decisamente notevole, anche se nessuno potrà restituirgli la vita e la libertà negategli ingiustamente. I detective che hanno affiancato Mike Bender, in occasione della scarcerazione di Craig Cooley, avevano dichiarato: «La cosa più straordinaria di tutta questa storia sono la dignità e l'onore con cui quell'uomo ha sopportato una detenzione così lunga e ingiusta». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino