È stato dichiarato inammissibile l'emendamento presentato dai relatori al decreto Milleproroghe per finanziare con 900 mila euro nel 2020 la Casa internazionale delle...
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«La dichiarazione di inammissibilità dell'emendamento sulla Casa delle Donne é una decisione grave» ha affermato Marco Di Maio, capogruppo di Italia Viva in Commissione Affari costituzionali alla Camera. «Contraddice - continua - tante dichiarazioni sulla necessità delle politiche di genere che però al momento di passare all'atto pratico vengono tradite. Una decisione, tutta politica, ancora più grave alla luce del fatto che si tratta di un'istituzione che si adopera per aiutare le donne vittime di violenza. La Raggi, visto che davanti alla presentazione dell'emendamento, ha esultato, ora convinca ora il presidente della Commissione, che appartiene al suo stesso partito, a tornare sui suoi passi».
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«Se il ministro Gualtieri pensa di pagarsi la campagna elettorale con soldi pubblici troverà filo da torcere. Il contributo di 900 mila euro comparso come un coniglio dal cilindro nel decreto milleproroghe e preso da un fondo del suo Ministero per finanziare la Casa delle donne che casualmente ricade nel collegio elettorale di Roma dove è candidato ha tutto il sapore di una marchetta elettorale» ha invece affermato il deputato di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni.
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«Ce la stiamo mettendo tutta per trovare il modo di salvare la Casa Internazionale delle donne. Adesso mi auguro che il Presidente della Camera accolga il nostro ricorso». Lo dice la deputata Pd Laura Boldrini a proposito dell'emendamento al dl Milleproroghe.
In serata è stata confermata l'inammissibilità dei due emendamenti dei relatori al Milleproroghe per il finanziamento da 900 mila euro e per consentire un anticipo del 40% degli indennizzi dei truffati dalle banche. Lo ha stabilito la presidenza delle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Bilancio, annunciando di aver dunque bocciato i ricorsi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino