Casaleggio e la sua scuola di democrazia digitale. Marchio depositato, caccia a 1 milione di iscritti. Ma i prof sono solo sei

Casaleggio e la sua scuola di democrazia digitale. Marchio depositato, caccia a1 milione di iscritti. Ma i prof sono solo sei
Un scuola per formare i colletti bianchi della "democrazia digitale", quella che dovrebbe addirittura spazzar via il Parlamento così come lo conosciamo. Ma la...

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Un scuola per formare i colletti bianchi della "democrazia digitale", quella che dovrebbe addirittura spazzar via il Parlamento così come lo conosciamo. Ma la Rousseau Open Academy, "scuolà di formazione sulla cittadinanza digitale" voluta da Davide Casaleggio e che in questi giorni ha visto anche il deposito del marchio brevettato, per ora annovera soltanto sei docenti e un obiettivo lontanissimo da raggiungere: quello di 1 milione di iscritti attivi. Tuttavia il marchio, di proprietà dell'Associazione Rousseau e che ha la forma di un mouse stilizzato con dentro la À di Academy colorata di rosso, rappresenta l'ultimo passaggio prima dell'impatto con il mondo. Non solo social.


«La vera ricchezza nasce dal mettere in relazione persone e saperi. Costruiamo insieme una nuova conoscenza collettiva», si legge sulla home page del sito di Rousseau Open Academy, l'ultima 'dimensionè della galassia Rousseau, la piattaforma web del Movimento 5Stelle gestita da Casaleggio. Un portale dove gli utenti possono proporre o richiedere corsi sul tema della cittadinanza digitale compilando un apposito form e inserendo i propri dati. «Con la Open Academy - ha spiegato Casaleggio alla presentazione dell'iniziativa - il progetto Rousseau si apre a una nuova dimensione, con l'obiettivo di creare una definizione profonda del significato di cittadinanza digitale, in modo aperto e partecipato, coinvolgendo le migliori menti di questo Paese che possano mettere a disposizione della collettività le loro conoscenze. Coinvolgendo le persone che vogliono partecipare attivamente al concetto di democrazia digitale. L'obiettivo è quello di «creare un'intelligenza collettiva che ponga il sapere come infrastruttura e, attraverso questo progetto, ci apriamo al mondo».


Ad oggi -come detto - i corsi disponibili sul sito della 'scuola virtualè M5S sono solo sei. Tra i 'prof' reclutati da Rousseau troviamo due esponenti del governo: il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli (titolare del corso su come 'presentare proposte di legge con gli strumenti di democrazia direttà) e il sottosegretario al Mef Laura Castelli ('definire la destinazione delle risorse del comune con il bilancio partecipativò, il titolo delle sue lezioni). Disponibili anche corsi a cura di Massimo Di Felice (docente di Teorie e tecniche dei nuovi media all'Università di San Paolo del Brasile), Erika Alessandrini (consigliera comunale 5 Stelle a Pescara), Angelo Sturni (portavoce M5S in Comune a Roma) e Rosario Fondacaro (manager Deloitte, candidato in Parlamento alle ultime politiche). Nelle vesti di madrina dell'iniziativa c'è Enrica Sabatini, consigliera pescarese M5S e socia dell'Associazione Rousseau.

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Il Mattino