«Ingiustificabile inerzia medici» coinvolti nel caso Cucchi secondo la Cassazione. I medici dell'ospedale Pertini avevano una «posizione di...
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È da escludere che Stefano Cucchi sia stato picchiato dagli agenti della penitenziaria dal momento che ci sono «plurime deposizioni di fondamentale importanza» secondo le quali il giovane «sarebbe stato aggredito da appartenenti all'arma dei carabinieri, quindi prima di essere 'preso in carico' dagli agenti di polizia penitenziaria tratti a giudizio», sottolinea la Cassazione respingendo il ricorso del pm contro il proscioglimento di tre agenti
della penitenziaria dall'accusa di aver picchiato Cucchi.
Con riferimento alle testimonianze che il pm di Roma nel suo ricorso in Cassazione avrebbe omesso di confrontarsi, il verdetto dei supremi giudici ricorda la «disarmante sicurezza e semplicità del teste Schirone, uno dei carabinieri della stazione Casilina, che tradussero il Cucchi dalla stazione di Tor Sapienza in tribunale e che disse 'era chiaro che era stato menatò». noltre - prosegue la Cassazione - ci sono le deposizioni degli assistenti di polizia penitenziaria Bruno Mastrogiacomo e Mauro Cantone «che si occuparono di Cucchi presso il carcere di Regina Coeli, nonchè dell'infermiera Silvia Porcelli, che ebbe in cura Cucchi presso l'ospedale Perini, i quali tutti hanno riferito di avere appreso dal Cucchi di essere stato picchiato dai Carabinieri». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino