Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Barcellona in un mare di bandiere stellate al grido di «Llibertat! Libertat!» per esigere la liberazione dei...
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La marcia interviene a soli 15 giorni dalla dichiarazione di indipendenza votata dal parlamento di Barcellona, in un quadro di devastazione istituzionale: il Govern indipendentista è stato destituito dal premier spagnolo Mariano Rajoy con i poteri speciali dell'art.155 della costituzione, il parlamento è stato chiuso, Puigdemont e 4 ministri sono in esilio a Bruxelles inseguiti da mandati di arresto e richiesta di estradizione. Il vicepresidente Oriol Junqueras e 7 ministri sono in carcere. La presidente del parlamento Carme Forcadell è stata arrestata giovedì e rimessa in libertà il giorno dopo dietro pagamento di una cauzione di 150 mila euro. E su consiglio dei suoi avvocati non ha partecipato alla marcia. Rischia, come i 10 «detenuti politici» e lo stesso Puigdemont, 30 anni di carcere. «Siamo un monito per tutti», ha scritto dal carcere ai manifestanti Junqueras: «'Se non vi sottomettete rovineremo le vostre vitè».
Il Pp di Rajoy - ha accusato - è «erede del franchismo» con la «vergognosa complicità del Psoe», «noi siamo il vento, il vento della libertà».
Il Mattino