Invasione di cavallette in Sardegna. Chiesto lo stato di calamità naturale

I danni sono ingentissimi, con le località toccate dall'invasione dei voraci insetti volanti che non si contano più. Milioni di cavallette infatti, hanno...

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I danni sono ingentissimi, con le località toccate dall'invasione dei voraci insetti volanti che non si contano più. Milioni di cavallette infatti, hanno praticamente invaso la Sardegna centrale arrecando danni ingentissimi nei campi e negli orti di diversi centri del territorio in quella che è già stata definita la più massiccia invasione di cavallette da almeno 70 anni a questa parte. Danni che, già dai mesi di maggio e giugno, avevano significato forti perdite per tutte quelle aziende che si trovano nel perimetro di 13mila ettari e serviti dalle infrastrutture del Consorzio di Bonifica della Sardegna. Tra le aziende più colpite, quelle che insistono nei comuni di Orani, Orotelli, Illorai, Ottana, Sedilo e Bolotana dove, gran parte dei sindaci, hanno dichiarato lo stato di calamità naturale. L'invasione delle cavallette sarebbe stata favorita da un inverno particolarmente mite e poco piovoso. Condizioni climatiche, queste ultime, ideali per lo sviluppo di questi insetti che, dopo gli eventi già registrati in Africa e Asia nei mesi scorsi, sono arrivati a toccare l'Italia. «Chiediamo l'istituzione immediata di una cabina di regia, così che il problema cavallette possa essere affrontato con azioni di prevenzione», Questo, l'appello lanciato alla Regione dal presidente del Consorzio di Bonifica Ambrogio Guiso diffuso da Ansa. «Pensiamo che di concerto con gli altri enti preposti e con il coordinamento della Regione, ha concluso Guiso, si possa fare un'opera di prevenzione importante, con una programmazione che deve partire ora».



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Il Mattino