«Probabilmente non siamo mai stati così vicini come adesso ad ottenere il rientro in Italia di Cesare Battisti, un caso che non abbiamo mai mollato». Filtra...
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Gli ufficiali dello Scip ritengono dunque che la decisione del giudice di scarcerare l’ex terrorista non potrà cambiare quello che sembra un percorso ormai tracciato. Nella sala operativa a Roma non attendono altro che arrivi una comunicazione dal Brasile: «Venite a prendere Battisti in aeroporto».
Di sicuro – viene riferito - l’arresto di Battisti non è il frutto del caso, ma la conseguenza di un piano studiato da tempo che andava soltanto messo in pratica alla prima occasione utile. Così è stato. Per gli uomini dello Scip, il Servizio di cooperazione internazionale della polizia, l’ex terrorista era ed è considerato la «primula rossa» tra tutti i ricercati italiani presenti in Brasile, anche più dei superlatitanti della mafia e della camorra.
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