Charlie Hebdo illustra la strage di Barcellona, polemica sulla nuova copertina

L'ex portavoce del governo Hollande ha parlato di mossa pericolosa
Charlie Hebdo colpisce ancora. E lo sa fin troppo bene. Nell’edizione del 23 agosto, la copertina racconta l’attentato terroristico di Barcellona: un furgoncino bianco...

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Charlie Hebdo colpisce ancora. E lo sa fin troppo bene. Nell’edizione del 23 agosto, la copertina racconta l’attentato terroristico di Barcellona: un furgoncino bianco prosegue, dritto per la sua strada, lasciando per terra i corpi che ha centrato come birilli e ucciso. Ma anche stavolta non è soltanto il disegno a fare alzare qualche sopracciglio ma il titolo: “Islam, religione di pace… eterna”. La linea editoriale del settimanale francese è più che nota: satirica e quanto di più lontano dal politically correct. È più che nota anche la reazione che certe immagini e didascalie suscitano, ammantate di paura. Eppure la redazione di Charlie Hebdo non fa una piega nelle sue scelte e continua a colpire l’Islam con messaggi per niente subliminali: non lo fece neppure dopo quel 7 gennaio del 2015 quando fu bersaglio di un attacco jihadista in cui persero la vita 12 persone.


Dai social si sono sollevate accuse di razzismo e islamofobia. Ma le voci non provengono soltanto dal popolo della rete. Rmc e Bfmtv hanno riportato l’intervista a Stéphane Le Foll, ex ministro socialista ed ex portavoce del governo dell'ex presidente francese François Hollande, che non ha nascosto il disappunto per l’illustrazione di Juin, autore della cover: «Gli amalgami sono molto pericolosi. Dire che l'Islam è una religione di pace lasciando intendere, di fatto, che è una religione di morte, risulta estremamente pericoloso».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino