Deborah uccise il padre per difendere la madre e la nonna: indagini archiviate

Chi l'ha Visto, uccise il padre per difendere la madre e la nonna: indagini archiviate
Sono state archiviate le accuse a carico di Deborah Sciacquatori, la ragazza che ha ucciso il padre un anno fa a Monterotondo, vicino Roma. Come sottolinea Chi l'ha Visto, per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono state archiviate le accuse a carico di Deborah Sciacquatori, la ragazza che ha ucciso il padre un anno fa a Monterotondo, vicino Roma. Come sottolinea Chi l'ha Visto, per il Gip di Tivoli si è trattato di legittima difesa. La giovane, appassionata di boxe, voleva difendere la mamma, la nonna e la zia e ha assestato un colpo letale per l'uomo. Il padre era violento con tutte le donne della famiglia. 


«Epilogo tragico inevitabile. Vicenda che va conosciuta per evitare che si ripeta», ha dichiarato in studio il procuratore di Tivoli Francesco Menditto. Una vicenda drammatica che è frutto di anni di violenza tra le mura domestiche, da parte di un uomo che avrebbe dovuto proteggere la compagna, la madre e l'unica figlia. Anche quella notte Lorenzo Sciacquatori era tornato a casa ubriaco e aveva iniziato a inveire contro le  donne. 
Deborah, per difendere sua madre, è intervenuta e ne è nata la colluttazione che è stata poi fatale al 41enne. 

«Cercò solo di difendere se stessa, la madre e la nonna, da un padre violento Deborah Sciacquatori, la notte del 19 maggio del 2019 a Monterotondo Scalo, centro alle porte di Roma». È quanto ha sancito il gip di Tivoli accogliendo la richiesta della Procura. Per il giudice il comportamento della ragazza è inquadrabile nella legittima difesa contro un padre che «per anni ha imposto - scrive il giudice - il terrore negli animi di tutte le figure femminili della sua famiglia" inducendole a vivere "nella paura di potere essere uccise in qualsiasi momento».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino