La statua di Buddha perduta torna in Cina: destinata ad una provincia ricca di reperti

È tornata nelle ultime ore in Cina, dopo eser stata restituita dal Giappone, un'antica statua di Buddha a lungo perduta. La sua nuova collocazione è quella delle...

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È tornata nelle ultime ore in Cina, dopo eser stata restituita dal Giappone, un'antica statua di Buddha a lungo perduta. La sua nuova collocazione è quella delle grotte del monte Tianlong, provincia cinese settentrionale dello Shanxi. Con una storia di oltre 1.400 anni e originariamente conservata nell'ottava delle grotte, la statua è arrivata a Pechino dal Giappone il 12 dicembre 2020. Il reperto sarà esposto in modo permanente a Taiyuan, nel Tianlong Mountain Grottoes Museum del capoluogo dello Shanxi.

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Annidate su una montagna alla periferia di Taiyuan, le grotte comprendono attualmente 25 nicchie e oltre 500 statue, che rappresentano le belle arti dalle dinastie del Sud e del Nord (420-589) alla dinastia Tang (618-907). Negli anni '20, gli anfratti sono stati saccheggiati e oltre 240 sculture sono state rubate. Stando a quanto reso noto dal museo, più di 150 di queste sono conosciute per essere sparse in tutto il mondo, in gallerie o come parte di collezioni private. Li Qun, viceministro della Cultura e del Turismo, alla mostra ha fatto sapere che tra il 2021 e il 2025, la Cina cercherà con ogni mezzo di assicurare che più reperti culturali perduti possibili siano recuperati e restituiti. 

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Il Mattino