Londra, la City premia la moglie di Erdogan. Scoppia la polemica: «Il marito è un dittatore»

La moglie di Erdogan premiata per i suoi aiuti umanitari, scoppia la polemica: «Il marito è un dittatore»
Piovono critiche sugli amministratori della City of London Corporation in seguito alla decisione di assegnare il prestigioso premio umanitario della Mansion House alla moglie del...

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Piovono critiche sugli amministratori della City of London Corporation in seguito alla decisione di assegnare il prestigioso premio umanitario della Mansion House alla moglie del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. 

Emine Erdogan è stata premiata dal Global Donors Forum «in riconoscimento del suo lavoro umanitario», come riporta l'Independent.

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Il regime di suo marito in Turchia, tuttavia, non è considerato dall'opinione pubblica internazionale rispettoso dei diritti umani. Per la maggior parte delle persone è visto tra i più brutali, clientelari e dittatoriali, sempre più gestito da poche persone unite tra loro da legami di parentela. 

Secondo Amnesty International, dopo il tentativo di colpo di stato due anni fa sono stati chiusi oltre 180 mezzi di comunicazione e 170mila lavoratori del settore pubblico sono stati allontanati per il loro dissenso. Attualmente, circa 50mila persone sono detenute in attesa di processo.

«È oltraggioso consegnare alla signora Erdogan questo premio. A cosa stava pensando la City di Londra?», hanno dichiarato all'evento. Nel suo discorso di accettazione, la donna ha affermato che la sua filantropia è giustificata dal  «tentativo di stabilire un giusto equilibrio tra le parti e di perseguire politiche compassionevoli come la giustizia sociale e le pari opportunità».

Apprezzato anche il primato della Turchia nell'accoglienza dei rifugiati siriani. Erdogan ha parlato poche ore dopo che suo marito ha boicottato la conferenza annuale europea sui diritti umani per il secondo anno consecutivo.
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Il Mattino