«La situazione in Congo è catastrofica. È in atto una spirale di violenza senza precedenti. Chiudere gli occhi davanti a questo dramma significa esserne...
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«Ho incontrato il premio Nobel nell'ultima missione conclusa due giorni fa - dice Barone - lo stesso Mukwege mi ha incaricato di diffondere un documento che espone la drammatica situazione nella quale si trovano i cittadini del Congo». La situazione è assai difficile con massacri, stupri di donne, violenze sui bambini. «Portando a tutti questo appello ho deciso di accettare la sfida lanciata da Mukwege, per la giustizia e per la pace - sottolinea il docente universitario - il premio Nobel mi ha ricordato che non può esservi democrazia senza pace e sviluppo». Nel documento, che porta la data del 4 gennaio scorso, il premio Nobel parla di centinaia di migliaia di donne violentate, oltre quattro milioni di sfollati e sei milioni di morti. A Bukavu, il suo paese natale, Mukwege ha curato più di 50mila donne nell'ospedale, il Panzi, che ha fondato nel 1998. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino