Il vostro cane è incontrollabile e non riuscite a farvi obbedire? Ecco una serie di consigli sull'atteggiamento ideale da mantenere nel rapporto tra l'uomo e il suo...
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Nella psiche del cane influiscono molto le nostre azioni e il nostro stato d'animo, soprattutto nei primi mesi di vita. Per questo motivo l'ideale è educare il cucciolo seguendo alcune linee guida, mentre con il cane già adulto sarà più difficile ma non impossibile.
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L'atteggiamento del padrone rispetto al cane deve essere, fondamentalmente, quello di un leader. Come suggerisce l'esperto di educazione canina Cesar Millan, c'è una differenza fondamentale tra l'aggressività e l'autorevolezza. Dobbiamo essere in grado di avere il controllo del nostro cane, cercando innanzitutto di non umanizzarlo, e difendendo i nostri spazi all'interno della casa. Inoltre, è essenziale che rispetto al cane il padrone sia il primo a fare qualsiasi cosa (mangiare, uscire ed entrare di casa, ecc.).
Quando il cane è cucciolo, inoltre, l'errore più grande è quello di farsi intenerire e rimandare la sua educazione. Inoltre, il cane va punito nel momento stesso in cui commette una cattiva azione. Nel punire il cane dobbiamo rispettare con precisione ogni rituale, ma senza eccedere in severità né farci prendere dal senso di colpa in seguito. Molti allevatori ed educatori suggeriscono che l'ideale sarebbe una punizione 'psicologica': il cane percepisce maggiormente una sgridata e il fatto di essere ignorato rispetto ad un castigo fisico.
Soprattutto durante i primi mesi di vita, nel processo educativo dobbiamo essere comprensivi e non esigere troppo dal cane. Insegnare ad un cucciolo a fare pipì all'aperto e non in casa richiede parecchio tempo, quindi non spazientitevi. Non esagerate nelle punizioni così come nei premi (limitate la quantità di biscotti e snack di ogni tipo anche per la sua salute). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino