Il consigliere leghista: «Venti profughi se la spassano in piscina». Ma erano turisti

Francesco Calzavara
«Pare che a Cavallino siano arrivati una ventina di profughi della Costa d'Avorio e che si stiano godendo la piscina del residence. Confido che il prefetto Cuttaia dia...

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«Pare che a Cavallino siano arrivati una ventina di profughi della Costa d'Avorio e che si stiano godendo la piscina del residence. Confido che il prefetto Cuttaia dia attuazione ad un suo indirizzo nell'ultimo bando, di non inviare profughi nelle località turistiche durante il periodo estivo».




Questo il testo di un post su Facebook di Francesco Calzavara, neoconsigliere regionale leghista in Veneto, eletto nelle liste a sostegno del governatore Zaia. Calzavara lamentava che l'arrivo dei profughi potrebbe ostacolare il turismo, soprattutto con la bella stagione, ma c'era una cosa che non sapeva: quelli giunti a Cavallino erano davvero turisti, e non profughi o rifugiati. A farglielo notare, sul social network, è Sebastiano Barbassi, gestore del condominio dove alloggiano i 20 ivoriani: «Ho fatto delle verifiche, si tratta di un gruppo di cuochi giunti in Italia per una manifestazione. Hanno preso in affitto quattro appartamenti con un regolare contratto, sono turisti a tutti gli effetti».











Solo a questo punto, dopo una serie di invettive contro il governo Renzi e contro l'Unione Europea da parte dello stesso Calzavara e dei suoi sostenitori, il consigliere regionale torna sui suoi passi e ammette: «La forza di Facebook: dopo una serie di verifiche trattasi di turisti che hanno regolarmente affittato appartamenti, non resta che augurare loro buone vacanze a Cavallino. Se vengono qui, pagano regolarmente e si comportano bene è giusto che anche loro si facciano le meritate ferie».





Pare che a Cavallino siano arrivati una ventina di "profughi" della Costa D'Avorio e che si stiano godendo la piscina... Posted by Francesco Calzavara on Sabato 25 luglio 2015



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Il Mattino