Il vertice a piazzale Clodio tra i magistrati titolari del fascicolo su Consip per esaminare le 'accusè ai carabinieri del procuratore di Modena Lucia Musti;...
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La prima commissione, dove è aperta una procedura per l'eventuale trasferimento d'ufficio di Woodcock per incompatibilità ambientale, sentirà gli aggiunti della procura di Napoli Alfonso D'Avino e Giuseppe Borrelli. Le contestazioni riguardano in particolare la competenza ad indagare della Dda, di cui Woodcock fa parte, anche quando era evidente che la camorra non c'entrava. Su questi aspetti il pg di Napoli Luigi Riello, sentito a luglio, ha chiamato in causa proprio D'Avino. Che, dunque, domani potrebbe dare al Csm ulteriori elementi per fare chiarezza. Riello, ha scritto oggi il Corriere, ha infatti sostenuto che D'Avino fece una nota in cui era palese il disaccordo con i metodi di Woodcock. «Ci si trova di fronte ad una patologia - diceva la nota - peraltro grave, che riguarda i reati contro la pubblica amministrazione costantemente ricercati per mesi ed anzi anni, sistematicamente, al di fuori della propria competenza e delle regole interne all'ufficio. Sempre a luglio è stato sentito l'aggiunto Nunzio Fagliasso.
Il magistrato ha raccontato al Csm che le intercettazioni nei confronti del padre di Renzi, Tiziano, disposte dal decreto nel novembre 2016, furono ritardate dalla procura per ragioni di opportunità visto che di lì a qualche settimana ci sarebbe stato il referendum costituzionale e, dunque, quella poteva essere una linea calda quanto a conversazioni di natura politica.
Il Mattino