Consip, soffiate di Scafarto e Ultimo ​L'Arma pronta ad azioni disciplinari

Consip, soffiate di Scafarto e Ultimo L'Arma pronta ad azioni disciplinari
ROMA. Ha violato la prima delle consegne: il silenzio. Ha esternato sulle agenzie di stampa senza autorizzazione, prevista invece dal regolamento, e le invettive rivolte alla...

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ROMA. Ha violato la prima delle consegne: il silenzio. Ha esternato sulle agenzie di stampa senza autorizzazione, prevista invece dal regolamento, e le invettive rivolte alla politica sono finite su tutti i giornali, tanto da provocare anche un intervento del ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il procedimento disciplinare per Sergio De Caprio, il capitano Ultimo, eroe nel 93, è già partito, ma sembra del tutto esclusa l'ipotesi di una sospensione. Pesano di più gli attacchi alla politica che le circostanze riferite al Csm dal procuratore di Modena, Lucia Musti. Anche per Scafarto, finito invece al centro dell'inchiesta dei pm romani con l'accusa di avere falsificato l'informativa Consip, è probabile che da viale Romania vengano presi provvedimenti. Anche se il procedimento giudiziario congela qualunque iniziativa disciplinare, si potrebbe arrivare a una misura precauzionale, ossia temporanea e urgente. È difficile che il capitano, da poco promosso maggiore e destinato ad altro incarico, possa davvero andare in aula come teste della procura di Modena proprio nel processo Cpl Concordia, al centro dell'ultima bufera. Intanto, in prima commissione al Csm vanno avanti gli accertamenti sulla fuga di notizie che ha riguardato l'inchiesta napoletana sulle coop, per stabilire se ci siano profili di incompatibilità per il pm napoletano Henry John Woodcock. E rischia di abbattersi sull'inchiesta Consip un'altra tegola: quella dei metodi di intercettazione impiegati, riservati solo alle indagini sula criminalità organizzata e sul terrorismo.


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