Aveva da poco chiuso una giornata di lavoro tra Procura e Tribunale, prima di ricevere l'invito a comparire dalla Procura di Roma. Dopo aver chiesto la condanna per un...
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Poi c'è spazio per una riflessione sul proprio stato emotivo, sulla propria condizione all'indomani della notte più lunga, quella trascorsa nella consapevolezza di essere finito sotto accusa: «Non nego, tuttavia - ha aggiunto Woodcock - di essere molto amareggiato, e che questo è per me un momento molto difficile. Posso però affermare, in piena serenità - ha concluso il pm napoletano - che la mia attività è sempre stata ispirata dal solo intento di servire la giustizia, nel rispetto delle regole. Ho assoluta fiducia nei colleghi della Procura di Roma e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione».
Difeso dal penalista Bruno Larosa, Woodcock è atteso a Roma per il prossimo sette luglio, quando varcherà l'ingresso degli uffici di piazzale Clodio non più nelle vesti di titolare di indagini che scottano, ma come magistrato costretto a difendersi dall'accusa di aver violato il regime di segretezza dei suoi stessi fascicoli.
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Il Mattino