Coppia dell'acido: "Alexander ​e Martina non hanno capacità genitoriale"

Alexander Boettcher e Martina Levato
Non sarebbero in grado di essere genitori. Alexander Boettcher e Martina Levato non avrebbero la «capacità genitoriale» per crescere e accudire il bimbo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non sarebbero in grado di essere genitori. Alexander Boettcher e Martina Levato non avrebbero la «capacità genitoriale» per crescere e accudire il bimbo partorito lo scorso agosto dalla giovane, condannata nei due processi sulle aggressioni con l'acido, così come il suo ex amante.


Lo avrebbero messo nero su bianco, stando ad indiscrezioni, la neuropsichiatra Cecilia Ragaini e la psichiatra Simona Taccani, i due periti nominati dal Tribunale per i minorenni. Anche i nonni del piccolo, da quanto si è saputo, non avrebbero la «capacità accuditiva».

I due periti erano stati incaricati lo scorso novembre dal Tribunale per i minorenni di effettuare una «consulenza tecnica d'ufficio» su profili «psico-diagnostici» per stabilire l'eventuale capacità «genitoriale» di Boettcher e Levato e per valutare se i loro genitori hanno o meno una capacità «accuditiva».

Dopo le visite in carcere in questi mesi, i due periti del Tribunale hanno trasmesso oggi ai consulenti di parte una 'bozzà di relazione nella quale, da quanto si è saputo, la valutazione sulla capacità genitoriale dei due giovani sarebbe negativa anche alla luce dei fatti gravi da loro commessi, delle loro devianze sessuali e dell'entità delle pene che sono state inflitte agli ex amanti (per Martina 12 anni in appello per il caso Barbini e 16 anni in primo grado per le altre aggressioni; per Alex 14 anni in appello per il caso Barbini e 23 anni per gli altri blitz).

Ora, entro il 7 giugno, i consulenti di parte degli ex amanti e dei loro genitori, nonni del piccolo, potranno preparare le loro osservazioni critiche sul lavoro degli esperti nominati dai giudici e poi entro il 14 giugno tutte le relazioni e gli atti saranno depositati alle parti. In seguito, dovrà essere fissata un'udienza davanti ai giudici minorili che dovranno decidere sul destino del piccolo affidato temporaneamente ad una 'casa famiglià lo scorso agosto, pochi giorni dopo la nascita. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino