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Giappone e Corea del Sud tirano un sospiro di sollievo. Il missile lanciasatelliti della Corea del Nord è caduto nel mar cinese meridionale senza insomma causare danni. E presto si saprà se il vettore è riuscito a issare in orbita il primo satellite militare ("spia" come tutti i satelliti militari) per il vanto di Kim Jong-un che sarebbe così riuscito a sorpassare i rivali della Corea del Sud che hanno ugualmente in programma di lanciare in orbita un satellite delle forze armate. La Corea del Nord ieri sera ha lanciato quello che ha definito un «vettore spaziale» verso sud. Lo ha riferito l'esercito di Seul citato dall'agenzia Yonhap, senza aggiungere ulteriori dettagli né analisi.
Nel frattempo l'esercito della Corea del Sud ha affermato che il vettore lanciato da Pyongyang ha attraversato il Mar Giallo senza colpire la regione metropolitana di Seul. Lo riferisce l'agenzia sudcoreana Yonhap. Il Giappone ha revocato l'allarme sull'arcipelago di Okinawa, mentre il ministero dell'Interno sudcoreano, citato dall'Afp, ha precisato che l'allerta diramata dalle autorità di Seul che invitava i cittadini a prepararsi all'evacuazione «è stata lanciata erroneamente».
La Corea del Nord ha tentato di mettere orbita satelliti per l'osservazione della Terra già nel 2012 e nel 2016 e anche questa volta aveva notificato i lanci a Giappone, Cina e Corea del Sud.
Dall'inizio del 2022, la Corea del Nord ha lanciato più di 100 missili, alcuni dei quali con capacità di trasportare testate nucleari: circostanze che inquietano gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone.
Lo sviluppo di un satellite-spia militare era uno dei progetti presentati nel congresso del Partito dei lavoratori coreani, nel gennaio 2021, insieme a un missile balistico intercontinentale a combustibile solido e un sottomarino a propulsione nucleare.
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