Coronavirus, Burioni: «Dai farmaci arrivano buone notizie, sembra siano efficaci»

Coronavirus, Burioni: «Buone notizie dai farmaci, sembra siano efficaci»
Coronavirus, Burioni: «Buone notizie dai farmaci, sembra siano efficaci». «Buone notizie stanno arrivando anche dal campo dei farmaci. C'è un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus, Burioni: «Buone notizie dai farmaci, sembra siano efficaci». «Buone notizie stanno arrivando anche dal campo dei farmaci. C'è un farmaco che viene utilizzato come antiinfiammatorio in malattie come l'artite e che sembra essere efficace e i dati sono abbastanza promettenti. C'è poi una sopresa strana di un farmaco degli anni Cinquanta e che si usava per la malaria, che si chiama Plaquenil, che fu valutato nel 2005 come molto efficace per inibire la replicazione del coronavirus della Sars. La cosa passò nel dimenticatoio. Ora si è provato a usarlo clinicamente e a sperimentarlo. Ci sono diversi studi in atto, lo abbiamo fatto anche noi al San Raffaele». Lo ha detto il virologo Roberto Burioni ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.


Coronavirus, bimba 9 mesi positiva ricoverata al Meyer di Firenze. Contagiata anche la madre

Coronavirus, Fabrizio Corona, festa di compleanno con amici in casa: rivolta social

 


Inoltre, ha continuato Burioni, «sembra sia stato fatto un passo avanti nella diagnostica. Un'azienda statunitense serissima ha annunciato di avere a disposizione un test che viene fatto in 15 minuti. Un'altra notizia molto buona è legata» ad uno studio relativo «all'utilizzo del plasma dei guariti che può migliorare le condizioni di chi sta male».



Il virologo ha spiegato che «prendere il sangue dai guariti non è semplice, ma significa che gli anticorpi dei guariti possono avere un effetto benefico: gli anticorpi monoclonali si possono produrre artificialmente e se il dato è confermato tra un anno e qualcosa avremo anticorpi monoclonali da somministrare. Inoltre, se il plasma ha effetto benefico e il dato è confermato, chi ha gli anticorpi avrebbe un certo grado di protezione».

    Leggi l'articolo completo su
Il Mattino