In Vietnam è avvenuto il primo contagio da uomo a uomo del coronavirus finora registrato al di fuori della Cina. La persona non aveva fatto viaggi in nessuna zona della...
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È un fatto che non stupisce gli esperti, considerando che cominciano a essere significative le evidenze della capacità del nuovo virus di trasmettersi da uomo a uomo. «Siamo già chiaramente a conoscenza che l'infezione può trasmettersi da uomo a uomo e non si vede perché non debba succedere al di fuori della Cina», osserva l'esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell'Università di di Milano e primario dell'ospedale Sacco. «È anche possibile - aggiunge - che il familiare di ritorno dalla Cina in Vietnam abbia trasferito l'infezione quando non aveva ancora sintomi: è nel novero delle cose che possiamo considerare e prevedere, con tutta la prudenza del caso».
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La cautela è d'obbligo, aggiunge Galli, considerando che «siamo in piena stagione influenzale». Alla luce del fatto che in Italia ad ora non ci sono casi del virus 2019-nCoV, prosegue, al momento «per rivolgersi alle strutture di pronto soccorso di ospedali con un reparto di malattie infettive bisogna avere trascorso un periodo a Whuan ed avere sintomi respiratori o essere stati a contatto con chi ha avuto l'infezione».
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Nessun pregiudizio, quindi, verso le persone di origine cinese che vivono in Italia: «se non si sono mosse dal nostro Paese - dice Galli - hanno la stessa probabilità di avere il virus di un qualsiasi altro individuo».
Il Mattino