Coronavirus, Wuhan si difende: «Il virus non è partito da noi»

Coronavirus, Wuhan si difende: «Il virus non è partito da noi»
Wuhan non ci sta. E rilancia. L'istituto di virologia della città cinese ha respinto le illazioni americane sull'origine del covid-19 nei propri laboratori....

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Wuhan non ci sta. E rilancia. L'istituto di virologia della città cinese ha respinto le illazioni americane sull'origine del covid-19 nei propri laboratori. «Non è possibile che il coronavirus sia originato da noi», ha detto il direttore dell'Istituto, Yuan Zhiming, in un'intervista alla televisione di stato, rilanciata dai media cinesi in lingua inglese. «Noi sappiamo quale tipo di ricerca sui virus stiamo facendo nell'istituto e come vengono gestiti virus e campioni», ha detto Yuan, sottolineando che nessun dipendente del laboratorio è rimasto contagiato dal covid-19. Capisco che ci sia gente che sia saltata alle conclusioni dato che il nostro laboratorio si trova a Wuhan, dove è iniziata l'epidemia, «ma non è bello che si cerchi deliberatamente di ingannare le persone», ha proseguito Yuan. «Io ritengo sia impossibile» che sia avvenuto, ha detto ancora, parlando di tesi «completamente basata su speculazioni». Il direttore del laboratorio ha infine contestato l'ipotesi di un virus creato nel suo laboratorio. «Non vi sono prove che il virus sia artificiale o sintetico», ha rimarcato. 


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Eppure cresce il sospetto che il coronavirus sia stato creato in laboratorio. Il Daily Mail ha mostrato delle immagini che qualche settimana fa sono state pubblicate su Twitter e poi sono state rimosse, che ritraggono la situazione nel laboratorio della città cinese da cui si sospetta sarebbe partito il terribile virus che ha messo in ginocchio il mondo.  Il China Daily aveva pubblicato rarissime immagine dell’interno del segreto Institute of Virology di Wuhan. In particolare, foto di uno dei frigoriferi che contiene 1500 ceppi di virus diversi, incluso il coronavirus. Si è detto che il covid si sia formato mutando e passando dai pipistrelli agli essere umani diventando così altamente contagioso per il sistema immunitario umano e avviando la pandemia. Wuhan ha sempre smentito ma le immagini del laboratorio hanno fatto aumentare il sospetto che invece possa esserci stata qualche fuga dimostratasi poi letale. A far scattare l'allerta sono state le immagini, ad esempio, dei sigilli che chiudono i frigoriferi del laboratorio.

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Sempre il Daily Mail aveva rivelato che l’istituto di Virologia di Wuhan aveva intrapreso esperimenti con coronavirus su pipistrelli catturati a più di 1.000 miglia di distanza nello Yunnan, finanziato da una sovvenzione di 3,7 milioni di dollari da parte del governo degli Stati Uniti. E il virus viene proprio dai pipistelli che abitano quelle grotte. Il Washington Post aveva anche riportato che alcuni diplomatici statunitensi a Pechino avevano scritto dossier sul laboratorio di Wuhan nel 2018, avvertendo il Dipartimento di Stato che «il lavoro del laboratorio sui coronavirus di pipistrello e la loro potenziale trasmissione umana rappresentava un rischio di una nuova pandemia». Wuhan comunque non ci sta. E si difende rilanciando. L'istituto di virologia della città cinese ha respinto le illazioni americane sull'origine del covid-19 nei propri laboratori.

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«Non è possibile che il coronavirus sia originato da noi», ha detto il direttore dell'Istituto, Yuan Zhiming, in un'intervista alla televisione di stato, rilanciata dai media cinesi in lingua inglese. «Noi sappiamo quale tipo di ricerca sui virus stiamo facendo nell'istituto e come vengono gestiti virus e campioni», ha detto Yuan, sottolineando che nessun dipendente del laboratorio è rimasto contagiato dal covid-19. Capisco che ci sia gente che sia saltata alle conclusioni dato che il nostro laboratorio si trova a Wuhan, dove è iniziata l'epidemia, «ma non è bello che si cerchi deliberatamente di ingannare le persone», ha proseguito Yuan. «Io ritengo sia impossibile» che sia avvenuto, ha detto ancora, parlando di tesi «completamente basata su speculazioni». Il direttore del laboratorio ha infine contestato l'ipotesi di un virus creato nel suo laboratorio. «Non vi sono prove che il virus sia artificiale o sintetico», ha rimarcato.

 
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Il Mattino