Sulla sua efficacia se ne sa poco mentre «sui possibili danni e assenza di sicurezza in alcuni limitati sottogruppi di pazienti ne siamo abbastanza sicuri»....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Clorochina, si provano cure anche in Gran Bretagna. A Torino paziente salvato con l'ossigeno-ozono terapia
Virus, Trump: «Da due settimane sto prendendo idrossiclorochina e sono ancora qua»
In particolare, riferisce l'Aifa, «lo stato attuale delle conoscenze sconsiglia l'utilizzo dell' idrossiclorochina, in associazione con lopinavir/ritonavir o con azitromicina, al di fuori di studi clinici». E aggiunge: «Poiché l'uso terapeutico dell'idrossiclorochina è ormai entrato nella pratica clinica sulla base di evidenze incomplete, è auspicabile la partecipazione a studi randomizzati che ne valutino l'efficacia». I dati dello studio pubblicato su Lancet si riferiscono a 671 ospedali nel mondo su 15.000 persone trattate con gli antimalarici e con uno dei due antibiotici che a volte sono stati abbinati.
La terapia in qualsiasi combinazione dei 4 farmaci è risultata associata a maggior rischio di morte rispetto a quello osservato in 81.000 pazienti a cui questi farmaci non sono stati somministrati. Il maggior rischio è stato osservato nel gruppo trattato con idrossiclorochina e un antibiotico, dove l'8% dei pazienti ha sviluppato aritmia cardiaca, rispetto allo 0,3% del gruppo di controllo. «L'idrossiclorochina - spiega ancora il dg di Aifa, Magrini - è un farmaco mondiale usato da tutti, più cautamente in Italia che altrove». Anche l'ozono, ha detto, «ha avuto alcuni dati positivi, ed è stato fatto uno studio per capirne l'efficacia», mentre per il Tociluzumab, il farmaco contro l'artrite, la sintesi pubblicata sul sito Aifa mostra «dati iniziali incoraggianti con una potenziale riduzione della mortalità del 5%». Novità anche sul fronte della terapia con il plasma iperimmune da pazienti convalescenti post-Covid. L'Istituto Spallanzani di Roma, d'intesa con l'Uo di Ematologia dell'ospedale San Camillo e il Dipartimento di Oncoematologia e Terapia cellulare e genica dell'ospedale Bambino Gesù ha annunciato la sperimentazione in atto.
Coronavirus, idrossiclorochina previene il contagio? Maxistudio dell'università di Oxford con 800 volontari italiani tra medici e infermieri
Il Mattino