Un paese di meno di mille abitanti con già venti casi accertati, di cui cinque ricoverati nel reparto di malattie infettive del San Salvatore dell’Aquila: Bugnara, in...
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Coronavirus, in centro Abruzzo i contagi arrivano a quota novanta
Il conto totale in Centro Abruzzo arriva così a 113 casi accertati, quasi tutti in Valle Peligna e solo sei tra turisti e la giornalista al seguito del Napoli Calcio, riconducibili all’Alto Sangro (e un caso a Scanno). Ci sono poi fronti molto delicati su cui il servizio prevenzione Asl sta lavorando per il tracciamento: quello della Casa di riposo Cercone a Sulmona, ad esempio, dove ieri sono stati eseguiti i tamponi a tutto il personale e agli ospiti. La dipendente risultata positiva, qui, però non era a lavoro già da una decina di giorni. C’è poi da verificare i casi legati all’operatore del 118 e quello, nuovissimo, del dipendente del Cogesa (residente a Pettorano sul Gizio) che è risultato positivo ieri. Dalla società che si occupa della gestione dei rifiuti rassicurano sui protocolli immediati e sul fatto che il dipendente fosse addetto alla guardiania e quindi con nessun contatto con il pubblico. Ma il fiato resta sospeso. Anche perché i positivi, da un lato o dall’altro, continuano ad aumentare.
Fuori casa senza mascherina: tre positivi segnalati dai vicini. La mappa dei contagi
La mappa del contagio segna così 56 casi a Sulmona, 20 a Bugnara, 16 a Pettorano sul Gizio, 9 a Pratola Peligna, 4 ad Introdacqua, 1 a Corfinio, 1 a Pacentro, 5 turisti (3 a Pescasseroli, 1 a Scanno e 1 a Scontrone) e ancora la giornalista tornata dalla Sardegna e che si trova in quarantena a Castel di Sangro. La Regione, intanto, ha annunciato l’acquisto, o meglio di aver bandito una gara, di un macchinario per processare i tamponi da destinare a Sulmona: uno strumento fondamentale per aggredire i focolai, ridurre i tempi di risposta, definire i tracciamenti. Perché oltre alle centinaia di tamponi da fare sui contatti stretti dei positivi accertati, ci sono poi quelli a rischio, come i residenti di Cansano che attendono di essere “liberati” dopo aver scoperto che un giovane in quarantena, poi risultato positivo, ha fatto serata negli unici due locali del paese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino