Coronavirus Covid, inferno in Ecuador: i cadaveri bruciati in strada o gettati nei cassonetti

Cadaveri gettati nei cassonetti. Cadavere bruciati, in strada. Davanti alle persone terrorizzate. Sono scene drammatiche e infernali quelle vissute negli ultimi giorni a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cadaveri gettati nei cassonetti. Cadavere bruciati, in strada. Davanti alle persone terrorizzate. Sono scene drammatiche e infernali quelle vissute negli ultimi giorni a Guayaquil, la città che più di tutte le altre registra casi positivi di coronavirus in Ecuador. Secondo quanto riferito dai media del Paese, i corpi di coloro che sono morti nelle case, per il virus o per altri motivi, hanno iniziato a essere gettati sui marciapiedi, negli angoli, nei portoni o nei contenitori dell'immondizia, avvolti in rudimentali sacchi di plastica.


Il problema del recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana, e le drammatiche foto dei cadaveri ritrovati in strada si sono diffuse rapidamente sui social network del Paese. Il ritardo e la paura di contrarre il Covid-19 hanno portato i cittadini a scelte disperate e, tra domenica e lunedì, i cadaveri di persone decedute con sintomi del virus o altre patologie sono iniziati ad apparire abbandonati negli angoli della città. Testimoni denunciano di aver chiamato i numeri di emergenza per far ritirare i morti, ma nessuno ha dato loro una soluzione e i corpi sono rimasti in casa per due e anche quattro giorni di attesa. Una cosa fuori dal mondo.

Coronavirus, Italia chiusa fino al 13 aprile. Speranza: prorogate tutte le misure. Conte: «Ritorno al lavoro graduale»

Guayaquil registra 1.615 casi sul totale di 2.302 nel Paese. Le autorità ecuadoriane hanno riconosciuto le difficoltà nel ritirare i cadaveri delle persone decedute, e di fronte a questa situazione il presidente Lenín Moreno ha annunciato lunedì la creazione di una Task Force sotto la responsabilità di Jorge Wated, in modo che «i compatrioti che sono morti a Guayaquil abbiano la degna sepoltura che meritano». Wated ha riferito che le misure per velocizzare le sepolture «sono state già avviate e che i corpi riceveranno una tomba personale e non saranno messi in una fossa comune», come inizialmente proposto dalle autorità. Nel luogo, era stato anche proposto di realizzare un mausoleo, in ricordo dei deceduti.


  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino