Coronavirus, dai motorini alle biciclette: in arrivo le sovvenzioni per alleggerire bus e metro

Coronavirus, dai motorini alle biciclette: in arrivo le sovvenzioni per alleggerire bus e metro
Secondo le autorità cinesi il 34% degli ammalati di Covid della città di Wuhan, la metropoli dove la pandemia è nata, hanno contratto il virus sui mezzi...

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Secondo le autorità cinesi il 34% degli ammalati di Covid della città di Wuhan, la metropoli dove la pandemia è nata, hanno contratto il virus sui mezzi pubblici. Il dato va preso con le molle ma fornisce un'indicazione preziosa sui pericoli che dovremo affrontare fra qualche giorno quando entreremo della Fase Due della pandemia, quella della graduale riapertura di uffici e officine in convivenza con il virus. Detto in parole povere: ogni volta che saliremo su un autobus, su un aereo o su un treno che sia ferroviario o metropolitano sarà un po' come andare in trincea.


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È pensando al mondo capovolto del Covid che il ministero dei Trasporti ha messo a punto un documento infarcito di regole e raccomandazioni con l'obiettivo di adattare il trasporto pubblico ad una realtà impensabile fino a poche settimane fa. Ne viene fuori innanzitutto un dacologo di regole indispensabili per i 3,6 milioni di passeggeri che fino ai primi di marzo erano abituati a usare mezzi per raggiungere l'ufficio o la linea di montaggio.
 
Una regola spicca su tutte: i mezzi pubblici non potranno occupare più della metà dei posti disponibili fra seduti e in piedi. Questo significa in concreto che su un autobus di lunghezza media non potranno salire più di 20/25 persone per tratta mentre su un treno della metropolitana non potrà trasportare più di 300/350 persone.

Conseguenze? Essenzialmente due. La prima: le città dovranno fare in modo di piallare le ore di punta obbligando uffici, negozi e poi scuole ad aprire anche a metà mattinata e a chiudere in tarda serata. La seconda: molti lavoratori dovranno arrivare in ufficio per proprio conto e dunque in auto, in moto o in bicicletta. Ed è proprio la bicicletta, soprattutto quella assistita elettricamente, assieme al monopattino una delle soluzioni al rebus del trasporto anti-Covid. La buona notizia è che pedalare sarà faticoso ma probabilmente meno caro di quanto al momento si possa immaginare perché il ministero dei trasporti sta per far partire un piano di incentivi all'acquisto delle biciclette e dei monopattini (che in alcune città si possono anche affittare), lo Stato dovrebbe mettere a disposizione fino a 250 euro.

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Le altre nuove regole dei trasporti sono già abbastanza note: misurazione della temperature in stazione; tariffe più basse negli orari meno frequentati; biglietti elettronici ovunque possibile; niente più controllori per impedire contatti frequenti fra il personale delle aziende di trasporto e i passeggeri; percorsi a senso unico nelle stazioni; porte dedicate solo alle entrate o alle uscite dai mezzi; sistemi conta persone; potere agli autisti di non partire se a bordo ci sono troppi passeggeri; cerchi disegnati sui pavimenti delle stazioni metro per rispettare la distanza; mascherina obbligatoria e guanti facoltativi. Nel documento non si parla infine di un tema decisivo: chi finanzierà l'enorme aumento dei costi che registreranno le aziende di trasporto. Oggi ricevono dallo Stato circa 200 milioni al mese. C'è chi dice che da giugno ne serviranno il doppio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino