Piccole comunità e rientri dall'estero: ​così circola il Coronavirus. La mappa dei focolai in Italia

Piccole comunità e rientri dall'estero: così circola il Coronavirus. La mappa dei focolai in Italia
L’importante è non abbassare la guardia perché il coronavirus in Italia non è affatto scomparso. Anzi nelle ultime settimane si stanno espandendo nuovi...

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L’importante è non abbassare la guardia perché il coronavirus in Italia non è affatto scomparso. Anzi nelle ultime settimane si stanno espandendo nuovi focolai sotto il controllo del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore della Sanità. Già nel report 8, relativo ai dati tra il 29 giugno e 5 luglio, si contavano ben 636 focolai attivi, e negli ultimi dieci giorni nuovi cluster sono stati segnalati ovunque, in particolare nelle regioni considerate a più alto rischio, come Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, e poi al Sud come Sicilia, Calabria, Campania. Tra i più recenti creano preoccupazione i focolai veneti, con tutti casi d’importazione, quello nel ristorante giapponese di Savona che ha visto infettarsi tra gli altri il pallanuotista Matteo Aicardi e due infermiere, e il cluster che potrebbe scoppiare a Modica, dove una escort peruviana risultata positiva al suo rientro a Foligno, in Umbria, aveva affittato per quindici giorni un appartamento per riceve i clienti e ha poi viaggiato in bus e treno. Attenzione sempre alta nel cluster del campo Rom di Scampia dove ieri sono stati trovati 6 positivi. Quasi tutti i casi sono definiti d’«importazione» cioè di stranieri ritornati nel nostro Paese.


TIMORI IN VENETO 
La regione dove in assoluto c’è più preoccupazione è il Veneto, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 34 nuovi casi. Il trend che ha fatto rialzare in Veneto l’indice Rt a 1,61 è dovuto proprio ai nuovi focolai riscontrati nelle ultime settimane soprattutto tra Vicenza e Padova, e a quello numericamente più importante trovato tra gli immigrati nel centro della Croce Rossa di Jesolo. Qui sono già 43 i contagiati e solo uno di questi fa parte degli operatori del centro che ha accolto i migranti in via Levantina al lido. Gli altri sono tutti ospiti della struttura, per lo più provenienti dall’Africa sub Sahariana e dai numerosi sbarchi negli ultimi tre anni. 

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SAVONA SOTTO OSSERVAZIONE 
Sebbene in Liguria calino i positivi globalmente, desta preoccupazione il cluster nel savonese che allo stato attuale conta 18 positivi mentre su altri 100 si stanno eseguendo tamponi di verifica. Cuore del focolaio è il ristorante di Savona Best Sushi, precauzionalmente chiuso, dove una coppia presente la sera dell’8 luglio è risultata positiva al Covid-19. Tra le persone che hanno iniziato a evidenziare sintomi da Covid-19 anche due infermiere del reparto pediatrico dell’ospedale San Paolo di Savona, che hanno cenato nel locale la sera in cui nel tavolo accanto c’era la coppia zero, e parte dei membri del personale del ristorante. 

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PAURA A OSTIA
A Ostia invece, l’Asl dopo aver disposto la chiusura dello stabilimento balneare La Vela dopo un caso positivo di una persona di origini bengalesi ha trovato sei nuovi positivi in questo cluster. L’indagine epidemiologica ha evidenziato che i dipendenti della struttura sono risultati tutti negativi, mentre sei coinquilini dell’uomo posto in isolamento sono positivi. Nonostante siano negativi, dipendenti e gestori dello stabilimento sono in quarantena e solo dopo lo scadere dell’isolamento e alla sanificazione dei locali, il lido potrà riaprire.

ALLERTA IN SICILIA E CALABRIA 
Massima allerta anche in Sicilia e Calabria. A Cosenza quindici componenti della comunità senegalese sono risultati positivi e a loro se ne sono aggiunti ieri altri sei. Tutti erano asintomatici e in isolamento domiciliare. La scoperta è stata del tutto casuale: una bimba di 4 anni che avrebbe dovuto sottoporsi a un piccolo intervento è risultata positiva, e poi si è proceduto al controllo di familiari e cerchia di amici. 

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SALERNO 

Due i cluster presenti nel centro storico di Salerno, entrambi con origine in bar. In totale ci sono undici contagiati al rione del Carmine, l’ultimo dei quali constatato ieri pomeriggio. È risultata positiva infatti la moglie di un caso dei giorni scorsi, che già era in isolamento a casa. In totale nel capoluogo i casi nei due cluster sono 15. Ancora un positivo nel focolaio di Capaccio Scalo, scoperto con l’autista in isolamento dal 28 giugno. Dopo la moglie, la madre, il genero, un’amica della figlia impiegata come salumiera in un supermercato della zona, ora anche il fidanzato di quest’ultima è risultato positivo al tampone. Sotto controllo il cluster di Mondragone (Caserta) che conta 92 contagi ma dove da diversi giorni non si registrano nuovi aumenti. Resta immutato da parecchi giorni anche il piccolo focolaio familiare nella Valle del Serino (Avellino). Ci sono invece sei nuovi positivi nel cluster del campo rom di Scampia.
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Il Mattino