Racconti tragici di una vacanza mai iniziata. «A mezzanotte Mauritius ha chiuso le frontiere. Quando siamo arrivati ci hanno chiesto da dove venivano e una quarantina...
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E Massimo Marinone anche lui non dimenticherà questo suo viaggio «per i miei 60 anni». I pianti delle bambine, gli altri passeggeri con le mascherine, alcuni che non sono più voluti risalire e hanno cambiato compagnia.
Non hanno visto le palme, il mare cristallino, la barriera corallina. Respinti e rimandati in Italia. Sbarco vietato, ha decretato Mauritius per i 40 passeggeri lombardi e veneti che stanotte sono tornati a Roma. L' alternativa era una quarantena di almeno 14 giorni nell'ospedale dell'isola. La vacanza tanto sognata è saltata. Eppure non avevano e non hanno ancora nessun sintomo. Vengono però da due zone rosse, dove alcuni paesi sono in quarantena.
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E il paradosso è che hanno viaggiato con altri passeggeri Italiani che ritornavano dalla vacanza. Una gestione quantomeno singolare dei passeggeri, sbloccatasi comunque solo grazie all'intervento della Farnesina.
Facile identificarli.
Ma fino a ieri alle due ancora non sapevano dove avrebbero pernottato. Non vedono l'ora di tornare al nord, a casa, via social hanno letto della quarantena dei focolai dei paesi isolati. La maggior parte è di Milano e pensa che si sia troppo montato un caso. Non hanno paura. Solo tanta delusione per un viaggio sfumato e per le scarse informazioni e aiuti ricevuti dalle istituzioni. A mezzanotte e 45, dopo 30 ore sono atterrati. L'incubo per loro era finito. Hanno solo voglia di tornare domattina a casa.
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Il Mattino