Ogni giorno circa un nuovo positivo al Covid su due scoperto nel Lazio è in qualche modo collegato ai focolai della Sardegna, ma nonostante le due Regioni la scorsa...
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La firma, aveva spiegato solo due giorni fa l'assessore regionale alla Sanità della Sardegna Mario Nieddu, è condizionata a tre punti: controlli sotto l'egida e a carico del governo, tampone rapido per tutti i passeggeri di navi e aerei verso l'isola e un protocollo per il rientro in sicurezza dei positivi a casa loro; in caso di quarantena in Sardegna, infine, essa dovrà essere a spese del governo. Fino a stamattina, ha riferito l'esperto dell'Unità di crisi Covid dell'isola Marcello Acciaro, la trattativa era ancora in corso.
E poi, come detto, c'è il tema dei positivi asintomatici e dei quarantenati che si sono ritrovati 'prigionierì in Sardegna: «Queste persone devono poter tornare a casa - ha detto oggi Acciaro - hanno con sè solo una valigia e vivono chiuse in una stanza. Meglio chiusi a casa propria che in hotel. Il governo deve prevedere con un urgenza un protocollo».
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Chi può, in attesa che si trovi una quadra, si imbarca e torna a casa autonomamente, anche perché la stagione balneare sta per finire e i flussi naturalmente scemeranno. Ogni giorno, al momento, nel Lazio arrivano cinque o sei traghetti carichi di passeggeri dall'isola.
Parallelamente prosegue la conta dei positivi: oggi in tutta la Regione della Capitale i nuovi casi sono stati 162 (e un decesso) di cui 121 a Roma, e il 45% è riferibile a link sardo, pazienti che, scoperti all'arrivo, ovviamente 'pesanò sui numeri-Covid del Lazio e non su quelli sardi. «Per i test agli imbarchi verso l'isola siamo in attesa della firma dell'accordo di reciprocità con la Regione Sardegna e il Governo» ha affermato oggi l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, mentre «al Porto di Civitavecchia è stato potenziato il drive-in con i test rapidi» per chi arriva.
Ma il problema, fu lo stesso governatore Nicola Zingaretti a dirlo qualche giorno fa, possono essere i traghetti stessi: i positivi asintomatici non controllati possono infettare gli altri passeggeri in viaggio, e i neo-contagiati sfuggono al tampone all'arrivo perché quest'ultimo viene eseguito troppo presto e il Covid ci mette qualche giorno a fare il suo corso.
C'è, anche, un tema d'immagine e per estensione politico: il governatore sardo Christian Solinas ripete da giorni che la sua non è «l'isola degli untori», perché i 'suoì casi sono perlopiù d'importazione.
Il Mattino