Tutti nello stesso palazzo, ma tutti in video-collegamento da una stanza diversa: la quotidiana conferenza stampa a Palazzo Lombardia è la dimostrazione visiva...
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«Non siamo preoccupati, stiamo tutti bene e siamo estremamente concentrati sul nostro lavoro, e dalle nostre facce si vede che è molto intenso. La luce del sole la vediamo poco», la rassicurazione dell'assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha subito annullato la visita prevista in giornata a Lodi, Cremona e nella zona rossa e per la seconda volta si è sottoposto al tampone. «Sto riposando e sono assolutamente tranquillo», ha detto Mattinzoli che ha poi inviato un messaggio ai suoi colleghi spiegando che «l'intenzione di prenderla non ce l'avevo proprio.
Resta infatti quella lombarda la zona più colpita dall'emergenza: nei prossimi giorni arriverà il ministro della Salute Roberto Speranza, mercoledì ci sarà una video conferenza con il premier Giuseppe Conte e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dato la disponibilità per inviare il personale medico militare in una regione dove c'è una mobilitazione e uno sforzo collettivo che, come spiega Fontana, va oltre l'«umana immaginazione». Tra ospedali sotto stress, i 10 Comuni della zona rossa paralizzati e tante aziende in difficoltà, ci sono anche musei e biblioteche che riaprono a Milano, dove da stamattina il suo monumento simbolo, cioè il Duomo, è tornato visitabile anche se con tutta la cautela imposta dagli ingressi contingentati. Bisogna fare «il possibile perché gli animi e le volontà dei milanesi non si lascino prendere da uno sconforto e da un timore che blocchino oltre il dovuto l'energia della nostra città», l'appello del sindaco Giuseppe Sala. «Ritorneremmo ad essere efficienti, belli e capaci come lo siamo stati fino a una settimana fa», la certezza di Fontana.
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Il Mattino