Coronavirus, il meteorologo Ernani: «Vento e pioggia in arrivo saranno i killer del virus»

Coronavirus, il meteorologo: «Vento e pioggia in arrivo in Italia saranno i killer del virus». Parola di esperto, secondo cui la soluzione potrebbe arrivare dal...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus, il meteorologo: «Vento e pioggia in arrivo in Italia saranno i killer del virus». Parola di esperto, secondo cui la soluzione potrebbe arrivare dal peggioramento delle condizioni meteo. E se la diffusione del Coronavirus in Italia fosse anche 'colpa' dell'anticiclone che domina sul Paese, con tempo stabile e assenza di vento e piogge che puliscano l'aria? E se avesse i giorni contati proprio grazie al meteo, con il previsto arrivo di un'ondata di maltempo?


LEGGI ANCHE Coronavirus, la situazione in tempo reale in Italia

A suggerire la riflessione è il meteorologo Paolo Ernani.
«Perché in Italia il coronavirus ha avuto una maggiore diffusione se confrontata con la situazione degli altri Paesi europei? In questi ultimi infatti, buon per loro, la diffusione e la concentrazione è molto più bassa che da noi. Il motivo - spiega all'Adnkronos - potrebbe risiedere nel fatto che le regioni del centro e nord Europa sono state frequentemente attraversate da perturbazioni anche moto intense associate non solo a piogge continue e forti ma anche di un calo delle temperature e venti forti tanto da spazzare via la preesistente atmosfera».
 
«In Italia, invece, sono giorni e giorni in cui prevale la stabilità meteorologica. C'è stata e c'è l'influenza sia dell'anticiclone africano che quello delle Azzorre. E potrebbero essere proprio loro la causa principale della diffusione, soprattutto al Nord, del coronavirus - è l'ipotesi avanzata dall'esperto - Nell'alta pressione, l'aria ristagna, c'è assenza di vento, l'umidità cresce col passare del tempo e aumentano pure le polveri sottili, un humus ideale per batteri e virus. Proprio tale tipo di aria potrebbe aver favorito l'espansione e la proliferazione di questo dannato virus».
 

«Ma un lume di speranza per la sua condanna a morte potrebbe, usiamo il condizionale ovviamente, venire dal meteo - annuncia Ernani - Ora se le carte previste per i prossimi giorni, specie nei primi 5 giorni di marzo, dal Centro europeo di Reading, troveranno successivamente conferma, l'Italia, da una situazione di stagnazione, passerebbe a condizioni molto diverse dalle attuali. L'arrivo di sistemi nuvolosi dai quadranti settentrionali apporterebbe una fase molto dinamica associata a piogge, che comportano un lavaggio dell'atmosfera, venti anche forti da nord-nordovest e in particolare un sensibile calo delle temperature, con conseguente ricambio totale dell'aria che respiriamo. Il vento, le basse temperature e le precipitazioni - conclude il meteorologo - potrebbero essere gli sperati killer del coronavirus». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino