Movida violenta, ecco chi sono i sette indagati per la mandibola rotta

La rissa in piazza Danti a Perugia
PERUGIA L’indagine è chiusa. Il sostituto procuratore Gemma Miliani, che ha coordinato il lavoro della squadra mobile, ha messo la ceralacca ai nomi e alle accuse per...

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PERUGIA L’indagine è chiusa. Il sostituto procuratore Gemma Miliani, che ha coordinato il lavoro della squadra mobile, ha messo la ceralacca ai nomi e alle accuse per sette giovani protagonisti della rissa di venerdì della scorsa settimana in piazza Danti. La rissa che ha costretto il sindaco Romizi alle ordinanze per bloccare la movida selvaggia. Mossa che ha scatenato, oltre alla rissa, non poche polemiche.

Tutti e sette sono indagati per rissa, due anche per lesioni. Tre dei sette sono ragazzi di origine campana le cui abitazioni sono state perquisite dagli agenti della squadra mobile diretta da Carmelo Alba. In particolare i due giovani indagati per lesioni sono quelli che hanno partecipato al pestaggio del ragazzino di 19 anni in piazza Grimana, quello che è finito in ospedale con la mandibola fratturata.
L’indagine si chiude nel giorno in cui altri 150 test rapidi hanno esito negativo tra chi si trovata in centro la sera della assurda fiammata di violenza. È il secondo pacchetto di test negativi confermato ieri poemriggio dall’assessore alla Sicurezza, Luca Merli.
Ieri, intanto a margine dello struscio lungo corso Vannucci con tanto di mascherine, c’è chi ha segnalato una violenta zuffa tra ragazzini in piazza Italia. Abitudine del week end dura a morire, visto che sono anni che il sabato pomeriggio è, tra piazza Italia e via Baglioni, ad alta tensione. Il Covid-19 non ha placato i bollenti spiriti dei gruppi di giovanissimi che si ritrovano in centro e che spesso arrivano alle mani. Un problema in più per le forze dell’ordine che pattugliano il centro per verificare, soprattutto, il rispetto delle norme anti Covid-19. 

Segnalazioni di partitelle a pallone sul filo dell’assembramento senza che nessuno indossasse la mascherine, sempre ieri pomeriggio, sono arrivate da Ponte San Giovanni e a Ferro di Cavallo. In questo ultimo caso sono anche girate foto scattate dai residenti parecchio preoccupati per la facilità dell’assembramento con la scusa della partitella a pallone tra un gruppo di giovani amici.
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Il Mattino