Coronavirus a New York, lo studio: «Almeno un abitante su 5 contagiato»

Coronavirus a New York, lo studio: «Almeno un abitante su 5 contagiato»
La forbice tra contagi accertati e contagi reali, nell'emergenza coronavirus, è una costante in tutti i paesi e non solo in Italia. Lo dimostra anche uno studio...

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La forbice tra contagi accertati e contagi reali, nell'emergenza coronavirus, è una costante in tutti i paesi e non solo in Italia. Lo dimostra anche uno studio condotto in una delle aree più colpite a livello globale, lo stato di New York, dove alcuni ricercatori hanno stabilito che almeno un abitante su cinque è stato colpito dal contagio. 




Lo studio, condotto dal Wardsworth Center di New York sulla popolazione di tutto lo stato, si basa sulla capacità potenziale di diffusione del virus in relazione alla densità di popolazione. Secondo questo studio, citato anche dal New York Times, almeno il 14,9% di tutta la popolazione dello stato avrebbe sviluppato anticorpi contro il coronavirus, una percentuale che salirebbe al 21% nella città di New York. A parlare dello studio è stato anche il governatore dello stato, Andrew Cuomo, che ha precisato: «I ricercatori si sono basati su un campione di 7500 persone, a fronte di una popolazione di 19,5 milioni di abitanti».
 
Il Wardsworth Center ha utilizzato campioni di sangue per poter individuare anticorpi di tipo IgG e il Dipartimento della Salute di New York ha precisato: «Questo genere di anticorpi si sviluppano tra le tre e le quattro settimane successiva all'infezione ed hanno una lunga durata». I dubbi, però, restano: non ci sono ancora abbastanza studi scientifici che possano garantire dati più precisi sull'efficacia e sulle caratteristiche degli anticorpi generati in seguito all'infezione da Sars-CoV-2. L'unico modo per avere informazioni più precise e dettagliate è svolgere nuovi studi su persone colpite dal virus e negativizzate, a contatto con una nuova, probabile ondata di contagi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino