I cinesi chiudono i negozi a Palermo. I commercianti cinesi chiudono i negozi per paura del contagio da Coronavirus dai turisti e dai palermitani dopo la scoperta di tre persone...
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Lì hanno notato un gruppo di turisti provenienti da Bergamo. Tra una chiacchiera e l'altra, i turisti hanno precisato di non essere arrivati con lo stesso gruppo che attualmente si trova in quarantena a Palermo, svelando il loro percorso turistico tra le vie del centro storico, proprio nelle zone dove il popolo delle lanterne rosse ha la maggiore densità di negozi». Un particolare che non è sfuggito ai commercianti cinesi, perché a distanza di poche è cominciato il tam tam, e già stamattina l'85 per cento dei negozi del centro ha abbassato le saracinesche. Spiega il commerciante: «Si tratta di una misura precauzionale per tenere lontano il rischio contagio che potrebbe arrivare dai turisti incontrati nel locale e dai clienti italiani venuti in contatto con loro.
È risultata negativa tutta la comitiva che viaggiava a Palermo con la turista bergamasca risultata positiva. La comitiva di amici è in quarantena in albergo. Non solo, fortunatamente sono risultati negativi al test anche i dipendenti dell'Hotel Mercure di Palermo che li ospita.
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«Non ci sono criticità in Sicilia. In questo momento stiamo monitorando tutti i soggetti che sono stati posti in isolamento, abbiamo voluto praticare i controlli anche su tutto il personale dell'albergo. E nella notte abbiamo avuto il responso sulla negatività di tutti i test praticati» ha detto l'assessore regionale alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza intervenendo alla trasmissione “Mattino 5”.
Nonostante i test abbiano dato esito negativo rimarranno comunque ancora in quarantena all'interno dell'hotel Mercure, a Palermo, i 26 turisti e il personale della struttura sulla base delle disposizioni previste dal protocollo per chiunque sia entrato a contatto con soggetti risultati invece positivi. Sono tre i componenti della comitiva affetti dal coronavirus: una donna di 61 anni, il marito e un'altra persona. E' stato inoltre deciso che per precauzione nel tribunale le udienze penali si svolgeranno a porte chiuse.
L'allarme in Sicilia era scattato ieri quando una turista bergamasca era risultata positiva al virus e alcune ore dopo era arrivata la conferma della positività del marito e di un'altra delle 28 persone (tutte sottoposte a controllo medico) che fanno parte di un gruppo di turisti ospiti da sei giorni all'Hotel Mercure di via Mariano Stabile, nel centro cittadino. La donna, 61 anni, si è rivolta ieri mattina alla guardia medica, dopo aver accusato una febbricola che non passava con la somministrazione di antipiretici come il paracetamolo. È così scattata la procedura di controllo e l'analisi del tampone faringeo, effettuata all'istituto d'igiene del Policlinico di Palermo, ha dato esito positivo. Gli stessi laboratori hanno esaminato gli altri due casi. Il materiale biologico è stato poi spedito all'Istituto superiore di sanità, non per una vera e propria conferma, ma per la caratterizzazione molecolare dei microrganismi. La paziente è stata subito ricoverata al reparto di infettivologia dell'ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, dove nel pomeriggio sono state portate le altre due persone colpite dal coronavirus.
Il Mattino