Città del Vaticano – Papa Francesco pensa al dopo-pandemia con una speranza, che il nuovo che avanza non sia guidato dal dio denaro ma dalla vera rinascita. Si tratta...
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Nel frattempo, aggiunge il Papa commentando le sacre scritture, «i sacerdoti corrompono i soldati posti a guardia del sepolcro, dicendo di riferire che i discepoli di Gesù erano giunti di notte rubando il corpo mentre loro dormivano. Il Vangelo propone una scelta che vale anche per oggi» nel trovare «soluzioni a questa pandemia: la scelta sarà tra la vita, la resurrezione dei popoli, e il dio denaro. Se si sceglie il denaro, si sceglie la via della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione … lì c’è il sepolcro. Il Signore, è la preghiera del Papa, ci aiuti a scegliere il bene della gente, senza mai cadere nel sepolcro del dio denaro».
Francesco mette poi in guardia dalla corruzione, esattamente come è raccontata dall'evangelista: «hanno pagato il silenzio, e questo, cari fratelli e sorelle, non è una tangente: questa è corruzione pura, corruzione allo stato puro (...) quando davanti alle evidenze si prende questa strada, è la strada del diavolo, è la strada della corruzione. Si, paga e stai zitto. Anche oggi, davanti alla prossima – speriamo che sia presto – prossima fine di questa pandemia, c’è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la risurrezione dei popoli o sarà per il dio denaro».
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Il Mattino