Coronavirus, tra i ragazzi il tasso più alto di trasmissione a casa

Coronavirus, tra i ragazzi il tasso più alto di trasmissione a casa
I ragazzi di età compresa tra 10 e 19 anni trasmettono il virus almeno quanto gli adulti. Lo rivela un nuovo studio sudcoreano pubblicato da Centers for Disease Control. La...

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I ragazzi di età compresa tra 10 e 19 anni trasmettono il virus almeno quanto gli adulti. Lo rivela un nuovo studio sudcoreano pubblicato da Centers for Disease Control. La scoperta si inserisce nel vasto dibattito in corso a livello mondiale sulla riapertura delle scuole il prossimo autunno. La ricerca avverte: quando si tornerà tra i banchi ci saranno nuovi focolai da combattere che riguarderanno bambini e ragazzi di tutte le età. I ricercatori sudcoreani hanno identificato più di 5.700 pazienti affetti da Covid-19 che hanno sviluppato sintomi per la prima volta a casa propria nel periodo compreso tra il 20 gennaio e il 27 marzo, quando in Corea del Sud le scuole erano chiuse. Gli autori dello studio hanno rintracciato oltre 59mila persone venute a contatto con questi pazienti per capire come il virus si è diffuso. La materia è oggetto di dibattito perché in alcuni casi, come la Finladia e la Danimarca, la riapertura delle scuole non ha causato problemi, ma altri Paesi sono stati costretti invece a chiudere di nuovo le scuole visto l'alto tasso di contagi. 


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«Temo ci sia la sensazione che i bambini non si ammalino di Covid-19 come gli adulti e che siano una sorta di bolla tra la popolazione», ha detto al New York Times Michael Osterholm, esperto di malattie infettive dell'Università del Minnesota. «Ci sarà una trasmissione del virus, dobbiamo accettarlo e includere questa convinzione nei nostri piani futuri», ha aggiunto. Alcuni studi hanno suggerito che i bambini siano meno esposti al virus e che lo trasmettano in misura minore degli adulti, ma tali studi non sono né approfonditi e né corretti, ha spiegato sempre al New York Times il dottor Ashish Jha, direttotre dell'Harvard Global Health Institute. I bambini al di sotto dei 9 anni mostrano più o meno la metà delle probabilità di trasmettere il virus rispetto agli adulti, in accordo con quanto riscontrato in altri studi, perché rispetto agli adulti esalano meno aria e quando lo fanno sono più in basso degli adulti, non al loro stesso livello di altezza. Questo, secondo alcune ricerche, spiegherebbe il tasso minore di trasmissione.
 

Lo studio sudcoreano, però, evidenzia il rischio posto dagli studenti delle medie e delle superiori. Questa fascia della popolazione, in base ai dati raccolti, sarebbe in cima alla lista di chi trasmette il virus più facilmente tra le mura domestiche. Lo studio rivela che i ragazzi tra i 10 e 19 anni spesso non sono i primi a sviluppare sintomi tra chi vive nella stessa casa ma, quando accade, il 18,6% dei loro contatti contrae la malattia, la percentuale più alta tra le altre fasce della popolazione (dati Forbes). I bambini piccoli, invece, trasmettono il virus ai loro contatti solo nel 5,3% dei casi. Le persone anziane tra i 70 e 79 anni diffondono la malattia solo nel 18% dei casi, mentre chi vive con pazienti tra i 60 e 69 anni ha il 17% delle probabilità di ammalarsi. Molto, però, dipende dalle abitudini dei ragazzi e dalla loro igiene personale. Secondo gli esperti, lo studio ha un limite evidente perché i ricercatori hanno rintracciato solo i bambini con sintomi. Il tasso di trasmissione degli asintomatici è ancora sconosciuto e i bambini in genere sviluppano meno i sintomi da Covid-19 se paragonati agli adulti.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino