Per fronteggiare l'emergenza sanitaria del coronavirus, gli Stati Uniti hanno acquistato tutte le scorte disponibili, per i prossimi tre mesi, di remdesivir, uno dei due...
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Il remdesivir, che insieme al desametasone è in grado di ridurre la mortalità del Covid-19 nei pazienti in condizioni gravi, è un farmaco antivirale prodotto da un'azienda statunitense, la Gilead, che lo aveva ideato e venduto dal 2014, per curare gli effetti devastanti dell'epidemia di Ebola. La decisione degli Stati Uniti di accaparrarsi tutte le scorte, senza lasciare una parte agli altri paesi, preoccupa non poco nel caso in cui si possa sviluppare un vaccino. Donald Trump e la sua amministrazione, d'altronde, non hanno mai nascosto di voler superare le offerte di tutti gli altri paesi per garantire le forniture mediche esclusivamente ai pazienti degli Stati Uniti.
A dare la notizia è il Guardian, che riport la denuncia di Andrew Hill, ricercatore dell'università di Liverpool: «Gli Stati Uniti hanno avuto accesso alla stragrande maggioranza dell'offerta di remdesivir, non c'è più nulla per l'Europa in vista dei prossimi mesi». Il farmaco, finora, è stato utilizzato in circa 140mila dosi in tutto il mondo, mentre gli Stati Uniti hanno già acquistato da Gilead oltre mezzo milione di dosi in anticipo: si tratta dell'intera produzione dell'azienda farmaceutica prevista per i mesi di luglio, agosto e settembre.
«Il presidente Trump ha raggiunto un accordo straordinario per garantire ai cittadini degli Stati Uniti l'accesso al primo terapeutico autorizzato per il Covid-19» - ha dichiarato il segretario alla Salute Usa, Alex Azar - «Vogliamo garantire a ogni paziente americano l'accesso al remdesivir in caso di bisogno, stiamo facendo tutto il possibile per avere una terapia salvavita e riservarla al popolo americano». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino