Tale padre, tale figlio. Enrico Costa, che giurerà questa sera come ministro per gli Affari regionali, prenderà infatti le redini dello stesso dicastero che 24 anni...
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L'allora deputato liberale, divenuto il simbolo della lotta a sprechi e privilegi in un'epoca quando ancora di "casta" non parlava nessuno, venne infatti chiamato da Giuliano Amato al ministero per gli Affari regionali il 28 giugno 1992, proprio nella speranza di innestare un volto popolare e al di sopra di ogni sospetto in una fase politica che già preannunciava la bufera di Mani pulite.
Oggi in quello stesso ministero va il figlio primogenito, Enrico appunto, volto in ascesa di Ncd: 47 anni ancora da compiere, già viceministro alla Giustizia. In più, suo padre assommava la delega alle ancora poco conosciute Politiche comunitarie. A lui, invece, Renzi ha affidato, oltre alle Regioni, la delicatissima delega sulla Famiglia. Che in piena tempesta sulle unioni civili, equivale a un ministero più che di serie a. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino