Abolizione del superticket applicato da alcune Regioni, aumento degli investimenti pubblici, fondi per la povertà e la non autosufficienza, penalizzazioni per i contratti a...
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«Rivedere gradualmente il meccanismo del cosiddetto super ticket al fine di contenere i costi per gli assistiti che si rivolgono al sistema pubblico»: è uno degli impegni che la maggioranza chiede al governo nella risoluzione sulla nota di aggiornamento al Def. Nel triennio 2018-2020 la risoluzione chiede «un complesso di interventi in materia sanitaria» compreso un incremento delle risorse in conto capitale per gli investimenti in sanità.
Per il gruppo politico nato dalla scissione del Pd la questione del pagamento dovuto dai cittadini in particolare per le visite specialistiche è una delle bandiere più importanti in questa sessione di bilancio. Il governo finora non ha risposto in forma esplicita ma il tema era già al centro del confronto tra ministero della Salute e Regioni, e c’è anche un’ipotesi di copertura finanziaria per la cancellazione della compartecipazione: potrebbe essere compensata con un contributo sui codici verdi al Pronto soccorso.
Va ricordato che l’espressione “ superticket” non si riferisce all’importo ma piuttosto al fatto che questo prelievo dalle tasche dei cittadini si aggiunge a quelli già previsti dalle varie Regioni. Istituito nel 2007 non era stato applicato fino al 2011 quando lo Stato - in una fase di emergenza sui conti pubblici – aveva smesso di reperire la copertura alternativa pari a 834 milioni. Il funzionamento è differenziato sul territorio nazionale: per lo più vengono richiesti 10 euro a ricetta, ma alcune (poche) Regioni hanno trovato coperture alternative e dunque non chiedono nulla ai cittadini, mentre altre prevedono pagamenti modulati in base al reddito o alla prestazione. Ma il confronto politico è anche su spesa sociale e investimenti.
Sulla vicende interviene il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che afferma: «Stiamo lavorando ormai da più di un anno a una ridefinizione dei ticket in Italia in modo più equo.
Il Mattino