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Un ritorno in zona gialla sarebbe «un disastro per la città». Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, guarda con preoccupazione ai dati sui contagi da Covid, aumentati in Friuli Venezia Giulia e in particolare nel capoluogo. «Sto valutando se è possibile» emanare «un'ordinanza di divieto di assembramento», annuncia. Il riferimento è al susseguirsi di manifestazioni anti Green pass. Perché «il focolaio più significativo» in città è collegato proprio ai cortei, ricorda il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi. Oggi nella regione i nuovi contagi sono 249, di cui 135 a Trieste. Secondo il monitoraggio settimanale, il Fvg è la seconda regione con il valore più alto di incidenza dei casi Covid ogni 100 mila abitanti: 96,5, cifra quasi doppia rispetto a 7 giorni prima. Prima del Fvg c'è Bolzano (101,7); segue il Veneto (61,4).
Covid, più casi e ricoveri: «Rischi per l'inverno». Indice Rt sopra 1 nel Lazio e il caso Trieste
Trieste, i dati Agenas
Secondo elaborazioni Agenas il tasso di occupazione Covid nelle terapie intensive in Fvg ieri era al 7%, in aumento, nei reparti ordinari al 5%.
Le misure
Intanto per lunedì è stata convocata nella sede della Regione a Trieste una conferenza stampa sulle politiche di contenimento dei contagi da Covid-19. Oggi il coordinamento No Green pass si è dato di nuovo appuntamento in piazza San Giacomo, per un'assemblea con le categorie lavorative: si ipotizzano scioperi a singhiozzo e una nuova manifestazione il 3 novembre. Una settimana fa alcuni manifestanti, tra cui il portuale Stefano Puzzer, avevano incontrato il ministro Stefano Patuanelli per chiedere l'abolizione del Green pass. Oggi la risposta. «Il Governo nella sua interezza - si legge in una nota - ha confermato che le misure saranno, come sempre avvenuto, commisurate e varate su basi scientifiche legate all'andamento della pandemia e alla prosecuzione della campagna vaccinale». L'intento, si spiega, è «evitare qualsiasi tipo di restrizione che deriverebbe da una recrudescenza della pandemia»
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Il Mattino