OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Ai dipendenti pubblici e agli studenti non vaccinati contro il Covid-19 l'Egitto vieta di accedere agli uffici pubblici e alle università senza tampone molecolare (Pcr), una misura in vigore da oggi che dal primo dicembre sarà estesa anche agli utenti delle amministrazioni.
D'ora in poi, «per accedere al loro posto di lavoro», i funzionari dovranno essere vaccinati o presentare «ogni tre giorni» il certificato di un test Pcr negativo, ha affermato il ministero del Turismo e delle Antichità riferendosi a un tipo di tampone il cui prezzo in Egitto è così alto da risultare spesso proibitivo.
All'inizio di ottobre il tasso di vaccinazione era ancora solo al 7%, ora l'Egitto ha notevolmente accelerato la propria campagna vaccinale, in particolare con unità mobili e con postazioni nelle stazioni della metropolitana in cui si ottiene l'immunizzazione, semplicemente presentando una carta d'identità. Al momento circa 40 degli oltre 102 milioni di egiziani hanno ricevuto almeno una dose del vaccino, ha reso noto di recente il ministro della Salute ad interim, Khaled Abdel Ghaffar. Tuttavia, solo 14 milioni di loro hanno ricevuto anche una seconda dose, mentre il Paese affronta una quarta ondata epidemica. L'uso della mascherina è molto poco rispettato nel paese, soprattutto nella megalopoli da oltre 20 milioni di abitanti del Cairo dove peraltro alta è la densità della popolazione e si presentano numerose le occasioni di assembramento. Almeno ufficialmente, l'Egitto ha registrato 393.961 contagi da coronavirus e 19.499 decessi ma il cono d'ombra dei casi reali è considerato molto ampio.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino