«Le cose cominciano a mettersi peggio. Vi prego, state attenti, mantenete le distanze, portate le mascherine, evitate luoghi affollati al chiuso, lavatevi le mani. Il virus...
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Covid Italia, bollettino oggi 1 ottobre: 2.548 nuovi contagi, 24 morti. Boom di casi in Veneto e Campania
Per il virologo Roberto Burioni «è come l'Italia del 2006: ha superato la Germania in semifinale giocando una magnifica partita.
L'esperto interviene per commentare i nuovi risultati sul candidato vaccino della società biotech americana Moderna, diffusi ieri. I dati sul prodotto sviluppato insieme al Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Disease), diretto dall'immunologo della Casa Bianca Anthony, indicano che «il vaccino potrebbe essere efficace anche negli anziani». Ed è «una buona notizia», assicura Burioni. «Un problema di molti vaccini, tra i quali quello antinfluenzale - ricorda infatti il virologo - sta nel fatto che le persone che più avrebbero bisogno della protezione, come gli anziani, sono quelli che peggio rispondono alla vaccinazione. Nel caso del vaccino contro Covid-19 questo sarebbe un guaio, in quanto come tutti sapete le conseguenze dell'infezione sono molto più gravi con l'andare avanti nell'età».
Invece «è stato appena pubblicato» l'esito del trial di fase I sul vaccino Moderna-Niaid, giunto in fase III, «nel quale è stato studiato un piccolo numero di partecipanti (40) - precisa Burioni - in parte di età tra i 50 e i 70 anni e in parte sopra i 70 anni. Ebbene, in tutti i pazienti la vaccinazione con mRna-1273 ha indotto la protezione di anticorpi in grado di neutralizzare il virus, che in generale sono correlati alla vaccinazione». «Gli effetti collaterali non sono stati lievissimi, ma comunque tollerabili. Attenti», avverte l'esperto: «Questo studio non ci dice che il vaccino funzionerà negli anziani. Però avrebbe potuto dirci, con risultati diversi, che il vaccino difficilmente avrebbe funzionato. Invece così non è, le premesse per una protezione anche dei più anziani ci sono tutte. Adesso bisogna vedere se queste premesse si tradurranno in una protezione concreta. È quello che stanno tentando di dimostrare gli studi in corso e attendiamo di giorno in giorno il risultato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino