Covid, la prima donna vaccinata al mondo lancia l'appello: «È per la tua salute e quella degli altri»

Covid, la prima donna vaccinata al mondo lancia l'appello: «È per la tua salute e quella degli altri»
La prima vaccinata al mondo lancia il suo appello. «Qualunque cosa tu abbia pensato prima» sulle vaccinazioni, adesso «per favore fai il vaccino». Margaret...

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La prima vaccinata al mondo lancia il suo appello. «Qualunque cosa tu abbia pensato prima» sulle vaccinazioni, adesso «per favore fai il vaccino». Margaret Keenan, 91 anni, è la prima donna al mondo ad avere ricevuto l'iniezione contro Covid-19 al di fuori di una sperimentazione clinica. Immunizzata con Pfizer/BioNTech in doppia dose, la prima l'8 dicembre e la seconda il 29 dicembre 2020, adesso lancia un appello a chi ancora non si è vaccinato: «Non aver paura di un ago. È solo per salvare la tua vita e salvarne altre», ha detto a 'Bbc Breakfast'. Già al momento della prima iniezione, Margaret aveva spiegato che non lo faceva solo per sé, ma «per tutti e per il Servizio sanitario nazionale». Aveva sottolineato che riteneva «molto importante vaccinarsi», che sperava di dare il via a una campagna vaccinale di successo.

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Sei mesi dopo, nel Regno Unito oltre 40 milioni di persone - 3 quarti della popolazione adulta - hanno ricevuto una prima dose di anti- Covid e 28 milioni hanno fatto anche il richiamo. May Parsons, capo infermiera che ha somministrato il vaccino a Margaret, ricorda come «un privilegio assoluto» averle fatto la prima iniezione e dice che da allora lei e la signora Keenan sono diventate amiche. «Il nostro Servizio sanitario nazionale è come una gemma preziosa e dobbiamo prendercene - esorta - È qualcosa di cui dovremmo essere orgogliosi», assicura ricordando le difficoltà dei professionisti in prima linea: «Tutti sono rimasti a casa mentre noi eravamo qui, abbiamo lavorato e continuiamo a farlo nel miglior modo possibile. Non c'è stata tregua per noi», ma ora «il successo della vaccinazione è la testimonianza di ciò che tutti insieme possiamo ottenere». 

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Il Mattino