Continua il lavoro di tracciamento per circoscrivere il focolaio peruviano partito a fine agosto. I contagi nella comunità latinoamericana sono arrivati a sfiorare quota...
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Indagine fondamentale anche perché i malati non sono più tutti concentrati solo a Torpignattara. Due pazienti positivi sono stati scoperti anche nel palazzo occupato in via del Caravaggio a Tor Marancia, nel Municipio VIII, che doveva essere sgomberato più di un anno fa.
Ogni notte infatti si trasformava in una discoteca con una vera e propria consolle da deejay dove gli avventori ballavano fino alle cinque della mattina inoltrata nonostante la sala non fosse nemmeno dotata di un’uscita di sicurezza. Già in passato il questore aveva chiuso il bar perché ritrovo di pregiudicati e teatro di liti, aggressioni e danneggiamenti delle auto in sosta. L’ultima rissa, con colpo di pistola esploso, tra sudamericani c’è stata proprio sabato scorso. E non è escluso che i protagonisti di quella notte agitata fossero stati prima a una festa di colombiani e venezuelani all’Energia do Brasil, nella saletta accanto a quella affittata da Estefanìa, la parrucchiera di Torpignattara che ha contratto il Covid al suo compleanno. Si indaga anche sui altri locali, sale, illegali, dove la comunità dei latinos amano incontrarsi per bere, mangiare e ballare. A Torpignattara è molto noto e va tantissimo: si chiama Mi Tumbao Leggi l'articolo completo su
Il Mattino