«Gli ospedali nei mesi scorsi sono stati degli amplificatori della diffusione del virus, adesso non succede perché ci sono dei protocolli come nelle Rsa. Oggi sono...
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Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri visita ospedale Santa Maria Goretti Latina
«Il rischio di avere casi d'importazione è elevato. Servirebbe una strategia più ampia, non solo dell'Italia nei confronti della Francia ma una visione dell'intera Europa per dare delle linee definite» ha poi detto Sileri. «Oggi è la Francia - ha aggiunto Sileri - ma domani i casi saliranno in Germania e poi in Inghilterra. Fino a quando non avremo un vaccino questo è ciò che dobbiamo aspettarci. Potremmo fare dei test all'aeroporto anche se il tampone negativo non porta il rischio a zero». Secondo il viceministro «l'alternativa è avere un tampone antecedente di 2-3 giorni la partenza. Questo significa convivere con il virus perché il rischio non può essere zero. Se tutti gli Stati facessero questo potremmo intercettare le situazioni che potrebbero innescare dei focolai. Il rischio non sarà mai controllato».
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Sulla riapertura degli stadi. «A maggio ero contrario, perché secondo me era troppo presto.
«I test salivari possono consentire diagnosi veloci ed affidabili. Sicuramente il tampone è il più affidabile, ma è anche più invasivo e meno rapido. Auspico che i test salivari siano utilizzabili entro fine mese in maniera diffusa in tutta Italia» ha affermato il viceministro della Salute. «Non conosco la cifra esatta del costo, ma credo che andando avanti i costi saranno sempre più bassi, così come è stato per i tamponi», ha aggiunto il viceministro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino