Terapie intensive Covid, in nove regioni superata soglia del 30%. Ecco quali sono

Terapie intensive Covid, in nove regioni superata soglia del 30%. Ecco quali sono
Le terapie intensive occupate da pazienti Covid tornano, a livello nazionale, sopra la soglia d'allerta del 30%, attestandosi al 31%, l'1% in più rispetto a 7...

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Le terapie intensive occupate da pazienti Covid tornano, a livello nazionale, sopra la soglia d'allerta del 30%, attestandosi al 31%, l'1% in più rispetto a 7 giorni fa. Cresce dell'1% rispetto a una settimana fa anche il numero dei posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, che arriva al 37% e resta sotto la soglia d'allerta del 40%. Sono 10, però, le regioni che superano questa soglia critica, una in più rispetto al 6 gennaio. È quanto emerge analizzando i dati del monitoraggio dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi al 12 gennaio.

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In base al decreto del ministro della Salute del 30 aprile 2020, la soglia di allerta di posti in terapia intensiva occupati da malati Covid è stata stabilita essere del 30%. In base ai dati di ieri sono 9 le regioni in cui viene superata: Emilia Romagna (31%), Friuli Venezia Giulia (39%), Lazio (35%), Lombardia (38%), Marche (36%), Provincia autonoma di Bolzano (32%), Provincia autonoma di Trento (48%), Umbria (43%) e Veneto (36%). Per quanto riguarda i posti occupati in area non critica, ovvero nei reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive, la soglia limite è stata individuata al 40%. A superare tale soglia sono 10 regioni, una in più rispetto a una settimana fa: Emilia Romagna (45%), Friuli Venezia Giulia (53%), Lazio (45%), Liguria (42%), Marche (50%), Piemonte (46%), Provincia autonoma di Bolzano (46%), Provincia autonoma di Trento (57%), Puglia (41%) e Veneto (43%). 

 

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Il Mattino