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Il traffico dopo la pandemia non è tornato ai livelli di prima. Questo il risultato del TomTom traffic Index, un report pubblicato da TomTom che ha analizzato i livelli di traffico in 404 città e in 58 paesi nel corso del 2021. Secondo il report, la mobilità, e di conseguenza la congestione dovuta alle auto, l'anno scorso è stata fortemente influenzata dagli effetti della pandemia e ha seguito di fatto il ritmo dei contagi e dell'insorgere di varianti del Covid.
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I dati sul traffico nel 2021
Se il dato di partenza è quello pre-pandemia del 2019, il report sottolinea che nel 2021 il traffico congestionato è stato del 10% inferiore al 2019 e del 19% nelle ore di punta.
Le cause
Perché questi cambiamenti? La pandemia, sottolinea il report, ha rimodellato la mobilità urbana a causa anche dei cambiamenti nelle abitudini lavorative: smart working e videoconferenze hanno ridotto gli spostamenti, e quando si va in ufficio generalmente c'è la possibilità di scegliere le tempistiche, evitando le ore di punt, che infatti si sono spostate nel 40% delle città. Non solo, ma durante il Covid le persone hanno privilegiato i mezzi di spostamento privati rispetto ai pubblici, sui quali era più difficile mantenere il distanziamento. Nelle città in cui questo dato è stato maggiore si sono registrati livelli di traffico anche superiori al 2019 nei momenti in cui non erano in vigore restrizioni: ad esempio a Parigi il livello di traffico nel settembre 2021 è stato del 10% maggiore rispetto allo stesso mese nel 2019.
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Il Mattino